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“Il delitto Cimetta” la storia processuale dai contorni noir dell’omicidio della titolare del Bar Vittoria in centro Belluno

Quattro processi, altrettanti ricorsi in Cassazione, e due colpevoli accertati. Questo in sintesi “Il delitto Cimetta” come venne chiamato dalla stampa nel 1947 l’omicidio di Linda Cimetta, 45enne originaria di Vittorio Veneto, titolare del Caffè Vittoria di Belluno.

L’8 maggio 1947, al largo de Ca’ La Bricola n.21 a Venezia, la rete a strascico del pescatore Luigi Robelli si incaglia in un baule legato a due macigni che contiene il corpo di una donna segato all’inguine. La raccapricciante vicenda, tratta dagli atti processuali conservati all’Archivio di Stato di Venezia, è raccontata in tutti i suoi dettagli nel nuovo libro dal titolo “Il delitto Cimetta” di Roberto De Nart. Un migliaio di fogli ingialliti che raccontano la lunga storia processuale che portò alla sbarra Bartolomeo Toma, commesso di tabaccheria e il gondoliere Luigi Sardi. Del caso se ne occupò nell’ordine: il Tribunale militare straordinario di Padova nel ‘47, la Cassazione nel ‘49, la Corte d’Assise di Venezia nel ‘50, ancora la Cassazione nel ’51, la Corte d’Assise d’Appello di Venezia nel ‘52, ancora la Cassazione nel ‘53 e per ultima ancora la Corte d’Assise d’Appello nel ’55.

Luigi Sardi

Bartolomeo Toma

La verità processuale è chiara, Toma e Sardi sono colpevoli. Ma il libro contiene due colpi di scena finali degni di un noir, nascosti tra le carte esaminate dall’autore, che fanno traballare la certezza dei tribunali e che nemmeno gli avvocati vollero prendere in considerazione a suo tempo. L’epilogo della storia, inoltre, non fa che rafforzare il mistero, che tale oramai rimarrà. Toma, con una condanna all’ergastolo confermata nei vari gradi di giudizio, nel 1960 riuscirà ad evadere dal penitenziario dell’Isola di Santo Stefano (arcipelago delle Isole Ponziane) e di lui non si saprà più nulla. Sardi, che ottiene uno sconto di pena per seminfermità mentale e si proclamerà sempre innocente, esce dal carcere nel 1980 e uccide il maresciallo di polizia Senisi che lo aveva invitato a chiudere con il passato. Sarà nuovamente rinchiuso e morirà nel 1983 fuori di senno e continuando a ripetere: “ero innocente”.

Linda Cimetta

“Il delitto Cimetta” è ora disponibile nelle librerie di Belluno e Feltre. E in formato elettronico eBook su Kindle Store e su cartaceo, on line, su Amazon. (Bellunopress Editore, pag.331)

 

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