“Non si comprende il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all’andamento epidemiologico”. Così scriveva Zaia lo scorso 8 marzo chiedendo al Governo che le zone rosse venete venissero revocate, perché del tutto inutili.
A dichiararlo è il senatore e candidato presidente del Movimento 5 Stelle Veneto Enrico Cappelletti.
“Il sindaco di Treviso Conte ora, affermando il contrario, rinnega clamorosamente quanto aveva dichiarato Zaia – prosegue Cappelletti – riconosce dunque che il governatorissimo si era sbagliato e di grosso e rivendica con forza una realtà semplicemente opposta a quella delineata dal suo presidente.
A questo punto non si capisce più se sia una battaglia tutta interna al centro destra o semplicemente una riedizione della fiaba “il re è nudo”, con il sindaco nella parte del bambino.
Questo è ciò che accade quando viene detto tutto ed il contrario di tutto – conclude il senatore pentastellato – cercando di cavalcare l’onda del momento, invece di mantenere una linea chiara e coerente”.