Venezia, 5 settembre 2018 “Armatevi e partite, parola del presidente obiettore. Zaia, che non ha fatto il servizio militare, vuole davvero reintrodurre la naja? E perché?”. A chiederselo è Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico tornando a commentare il Pdl statale 37 in discussione a Palazzo Ferro Fini. “Il governatore – aggiunge – rinnega se stesso senza fornire alcuna spiegazione”.
“È davvero convinto che per ‘riempire un vuoto formativo’ farsi otto mesi di caserma sia la soluzione migliore? I giovani in realtà vogliono studiare e lavorare. Se laureandi e laureati fuggono all’estero non è certo perché qua non hanno la possibilità di sparare! Sorprende, o forse no, il cambio di rotta del governatore che solo due anni fa parlando con i rappresentanti dell’Associazione nazionali alpini (Ana) si era espresso a favore della leva civile come esperienza di vita, come quella fatta da lui da obiettore di coscienza. ‘Dal punto di vista formativo, una tappa essenziale è il servizio civile che assolve nel piccolo Comune di Altivole in provincia di Treviso, portando i pasti a chi ne ha bisogno casa per casa, facendo con loro periodi di vacanza, lavorando con gli anziani del paese e con alcuni bambini sofferenti. È la sua esperienza di formazione alla solidarietà’ si legge sul sito internet della Lega. Forse dovrebbe modificare il curriculum”.
“Che dica tutto e il contrario di tutto nonostante sia un presidente di Regione e non l’avventore di un bar è ormai la prassi, la coerenza non è il suo punto forte – ribadisce ancora Azzalin – Almeno venga in aula a spiegarci i motivi di questa folgorazione. Abbia la dignità di venire in Consiglio a confrontarsi sull’educazione e la formazione dei giovani, che non sono stati minimamente consultati, non c’è occasione migliore. Discutiamo di servizio civile regionale, se va bene così, finanziato con poche briciole o se può essere modificato per venire incontro alle richieste di associazioni e volontari. Parliamo di cose serie: Zaia crede che abbia senso riproporre il servizio militare obbligatorio? Oppure deve obbedire agli ordini di Salvini, che ha ‘benedetto’ la proposta del Veneto e ormai, lanciato il sasso, non può ritrarre la mano?”.