Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà ha incontrato il segretario provinciale della Siulp Belluno, Oscar Arboit, per fare il punto sulla situazione della carenza di organico che interessa il corpo di Polizia.
“Il territorio bellunese – interviene Federico D’Incà – dispone di un organico previsto di oltre 170 funzionari di polizia, ma allo stato attuale gli effettivi sono poco più di 100. Questo significa che abbiamo una mancanza sul territorio di oltre 70 agenti e funzionari”.
La situazione che interessa la provincia di Belluno rispecchia purtroppo l’emergenza in termini di personale che interessa tutte le forze dell’ordine a livello nazionale.
“La situazione è preoccupante – dichiara l’esponente del Movimento 5 Stelle – ed è destinata a peggiorare con gli esodi pensionistici che potremmo avere nel futuro e nel medio periodo”. In Italia in questo momento ci sono meno di 95.000 tra agenti di polizia, carabinieri e agenti di pubblica sicurezza.
“Per far fronte a questo problema il Movimento 5 Stelle ha le idee chiare – prosegue D’Incà, parlamentare uscente e candidato alle politiche 2018 – Nel programma di governo per sopperire alla mancanza di forze dell’ordine presenti sul territorio e porre così rimedio ai gravi danni fatti dall’ultimo governo Berlusconi abbiamo previsto l’assunzione di 10.000 nuove unità nelle forze dell’ordine”.
Oltre alla previsione di risorse economiche per l’assunzione di nuovo personale e l’installazione di sistemi di video sorveglianza per garantire ai cittadini maggiore sicurezza sul territorio, nel programma del Movimento 5 Stelle è prevista anche l’assunzione di 1.400 magistrati e 5.000 funzionari di giustizia.
“Non solo sicurezza e prevenzione, attraverso l’assunzione di nuove unità e intensificazione dei sistemi di videosorveglianza che permettono un controllo capillare del territorio – ricorda il deputato bellunese – ma anche certezza della pena e una giustizia veloce e vicina al cittadino, sono le risposte del Movimento 5 Stelle alla richiesta di maggiore sicurezza dei cittadini”. Le misure contenute nel programma sono previste non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per le imprese che vogliono operare e investire in Italia.
“Il nostro paese – conclude Federico D’Incà – deve essere innanzitutto un paese sicuro per i cittadini e per le aziende che lavorano e decidono di investire. Maggiore sicurezza, controlli sul territorio attraverso la presenza delle forze dell’ordine e una giustizia certa, veloce e vicina al cittadino”.