Sul tema la Legge di Stabilità 2017 si configura come l’ennesima conferma dell’incapacità di Governo e Parlamento di tutelare salute e sicurezza pubblica in un ambito che si fa di giorno in giorno sempre più critico.
Lo sottolinea in una nota il Coordinamento Slotmob di Belluno rappresentato da Marco Rossato e Milena Nart.
La legge di Stabilità del 2016 aveva fissato il prossimo 31 dicembre 2017 come termine ultimo oltre il quale non sarebbero più stati rilasciati nulla osta per l’installazione di macchinette del tipo AWP, come tecnicamente si individuano le slot da bar, e che inoltre queste dovessero essere dismesse entro il 31 dicembre 2019.
Una promessa formalizzata anche nel difficoltoso accordo Stato Regioni e Enti locali del settembre scorso e con l’indicazione del Governo di una riduzione dell’offerta con la dismissione entro aprile 2018 di oltre 142.000 macchinette, pari al 35% di quelle presenti a fine 2016.
La recente legge di Stabilità 2017 ha visto approvato in Commissione bilancio, con l’avvallo del Governo, un emendamento che sposta in avanti di un anno tale termine.
Questa legge si configura solo come l’ennesima conferma dell’incapacità di Governo e Parlamento di tutelare salute e sicurezza pubblica in un ambito che si fa di giorno in giorno sempre più critico, e tutto ciò solo per non porre limiti agli interessi economici di aziende transazionali che controllano l’azzardo del nostro paese.
Nonostante l’impegno di moltissimi parlamentari schierati sul fronte opposto pare proprio che “controllo e sicurezza per i territori” debbano restare solo buone intenzioni.
Riteniamo fondamentali, anche se sappiamo che non sono risolutive, – dichiarano i rappresentanti del Coordinamento Slotmob Belluno – azioni come l’interrogazione urgente che la senatrice Bellot ha depositato in questi giorni per sollecitare il Governo a dare risposte chiare e coerenti in tema di gioco d’azzardo e istituire politiche coraggiose di salvaguardia del benessere dei cittadini.
Tutto questo impegno e lavoro non sarà vano. Noi continueremo a sostenere e a ringraziare, come nel caso della senatrice Bellot, per ogni azione che porti all’interno del nostro Parlamento una voce chiara: l’azzardo è una droga che è riuscita in ciò che nessun’altra prima è riuscita a toccare: tutte le classi sociali e tutte le classi di età. E non ci stancheremo mai di ribadire che l’azzardo non è un gioco.