Sull’alternanza scuola-lavoro Camera di Commercio e network di associazioni e istituzioni che compongono l’Osservatorio economico sono sul pezzo da quando è uscita la “Buona scuola”.
“Sappiamo delle difficoltà, dei numeri importanti da gestire, ma sappiamo anche che nessuno si deve tirare fuori dalle sue responsabilità -afferma Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno – . Per essere chiari, se un percorso di alternanza non funziona, gli studenti possono avere anche ragione a protestare verso un certa situazione. Ma, dove è la scuola? Dove è la funzione del tutor scolastico? La co-progettazione è centrale per la riuscita di un percorso di alternanza. Altrettanto importante il monitoraggio e la valutazione.
Poi le recriminazioni fine a se stesse sono facili e non portano a niente. Alla Camera di Commercio, che con la riforma ha visto rafforzate le sue competenze di cerniera fra scuola e lavoro, piace invece proporre soluzioni. Gli studenti scendono a protestare in piazza. Lamentano sui tutor che “è come se non ci fossero”?
Lunedì 20 novembre, presso le aule di t2i, quasi 50 persone, fra docenti e imprese, parteciperanno ad un seminario, organizzato assieme all’Università Ca’ Foscari, il cui tema centrale è: “Valorizzare le soft skills nell’esperienza di alternanza scuola-lavoro”. Solo un assaggio di un Laboratorio che partirà a gennaio, nel quale ai tutor aziendali e ai tutor scolastici saranno trasferiti metodi e strumenti per co-progettare bene i percorsi di alternanza, e per dare ai ragazzi maggiore consapevolezza delle competenze trasversali sollecitate da un’esperienza di apprendimento in contesto operativo (es.: lavoro di gruppo, problem solving, capacità comunicative, etc.).
Esperienze che naturalmente saranno sviluppate in parallelo anche con le scuole e le imprese della provincia di Belluno (il seminario si replica subito il 21 novembre, presso la sede camerale di Piazza Santo Stefano).
“Non ci fermeremo qui – dice il presidente Pozza. La forte adesione che abbiamo avuto ai due “Alternanza Day” che si sono svolti a Treviso e a Belluno neanche un mese fa, ci hanno dato ancor più convinzione a sviluppare ulteriori iniziative a supporto dell’alternanza. Con l’Università di Padova svilupperemo azioni di ricerca e disseminazione con le scuole per approfondire il tema dell’evoluzione delle professioni. Per esempio, esplorando i green jobs, oppure come cambia il lavoro nelle imprese digitali 4.0. L’indagine Excelsior che già da anni il sistema camerale svolge sarà dunque integrata da questi approfondimenti. E già stiamo ricevendo richieste da alcuni contesti territoriali per fare assieme queste cose. Questo testimonia di come c’è una rete multiattoriale nelle due province che crede ad un’alternanza di qualità. Noi come Camera di Commercio non potremo che facilitare, coordinare, mettere sempre più a sistema questa esigenza.”
Con il 2018 dalla Camera di Commercio fanno sapere che partirà anche un bando per l’erogazione di voucher alle imprese disponibili a fare alternanza. Con un’importante dotazione finanziaria. Bando che avrà una doppia finalità. La prima: incentivare le imprese ad ospitare studenti, a patto di farlo bene e assieme alle scuole; la seconda: chiederle di iscriversi al Registro nazionale di alternanza, tenuto dalle Camere di Commercio, così da poter avere un dettagliato monitoraggio del fenomeno.
Servono dunque più cose per fare “buona alternanza” – prosegue il presidente della Camera di Commercio – . Noi mettiamo a disposizione più strumenti concreti per “alzare l’asticella”, per superare dubbi e perplessità tanto delle scuole, delle imprese e dei sindacati. E restiamo disponibili, sempre, al confronto.
Lo abbiamo fatto con i giovani studenti che sono intervenuti agli Alternanza Day – aggiunge il Presidente – E altri momenti di confronto programmeremo a breve. I ragazzi hanno dimostrato molta maturità nel porgere il loro punto di vista sull’alternanza. Ci hanno raccontato non solo di come, attraverso l’alternanza, sono cresciuti, come persone, hanno maturato scelte, vocazioni. Ma ci hanno anche detto come si sono spesi nella co-progettazione, assieme ai docenti, per valutare bene se fare o meno determinati percorsi di alternanza. Una bella testimonianza di responsabilità, molto più della desolata piazza di oggi [ieri mattina]. Qui è in gioco il loro futuro. Un’alternanza fatta bene apre orizzonti sul possibile: per i ragazzi, per le scuole, anche per le imprese stesse. Per questo motivo bisogna vincere assieme questa sfida.