Venezia, 26 ottobre 2017 – “Alla fine gli espropriati verranno pagati anche con i loro stessi soldi, perché a saldare il conto, sempre più salato, saranno i contribuenti. Invece il concessionario Sis non tirerà fuori un euro. E ancora non abbiamo certezze su quando arriverà il closing bancario della convenzione”. Ad affermarlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico commentando i 300 milioni per la realizzazione della Superstrada Pedemontana inseriti nel prossimo bilancio di previsione.
“Uno sblocco che ci fa piacere per chi da troppo tempo attende giustamente di essere pagato, subendo oltre al danno anche la beffa. Ben venga dunque la prima tranche da 7,5 milioni. Tuttavia i punti critici sulla realizzazione di questa infrastruttura e le reticenze della Regione restano sul tavolo. La Giunta, infatti, continua a negarmi la documentazione richiesta, in particolare la nota 208050 del 26 maggio, citata nella delibera 780 del 29 maggio, con cui il Segretario generale della programmazione dà il via libera alla stipula della terza convenzione con il concessionario. Sul caso ho anche scritto una lettera all’Ufficio di presidenza chiedendo un pronto intervento ai sensi ex articolo 109, comma 4, del Regolamento consiliare perché, di fatto, viene impedito di svolgere correttamente il mio ruolo di consigliere. Ciambetti però non mi ha ancora risposto”.
“Inoltre – aggiunge in chiusura il vicepresidente della commissione Ambiente – non dimentichiamo l’ultimo guaio: il crollo della della galleria all’imbocco della Valle dell’Agno. La magistratura ha aperto un’inchiesta e chiede di deviare il corso del torrente Poscola come condizione imprescindibile per far ripartire i lavori in condizioni di sicurezza. È evidente, come ho denunciato più volte, che nella procedura di Valutazione di impatto ambientale ci sono stati errori e omissioni sui quali bisogna fare luce individuando i responsabili”.