Per aiutare Terna nella concertazione con il territorio in vista degli interventi che intende fare a Auronzo e Cortina, i Comitati civici della Valbelluna che ben conoscono la situazione della rete in provincia hanno pensato di integrare il sondaggio commissionato da Terna all’Istituto Piepoli.
1 – Se Terna avesse conosciuto le criticità della rete e non avesse fatto nulla per impedire il blackout del 2013 come vi sentireste? Arrabbiati, molto arrabbiati, furiosi.
2 – Quanto vi piacerebbe trascorrere il prossimo Natale con l’energia elettrica a disposizione invece che al buio e al gelo come nel 2013? Molto, tantissimo, indifferente.
3 – Per evitare che alberi e neve facciano crollare le reti elettriche, le vorreste interrate come in Alto Adige? Sì, no, non mi interessa.
4 – Per tutelare il paesaggio di Auronzo e Cortina, ritiene più adatta una rete interrata o tralicci con cavi aerei che attraversano le valli? Meglio la rete interrata, meglio i tralicci perché sono coreografici, non mi interessa.
5 – Ritiene che gli utili di Terna (circa 900 milioni nei primi nove mesi di quest’anno) debbano essere utilizzati per fare buoni progetti o per essere divisi fra gli azionisti della società? Ritengo vadano usati per fare buoni progetti, vanno usati per gli azionisti se posso beneficiarne anche io, mi è indifferente.
Ci si passi il sarcasmo – concludono i Comitati – . Suggeriamo queste integrazioni a Terna perché ci sembra difficile che un cittadino risponda, a un sondaggio, che preferisce rimanere al buio e senza riscaldamento per cinque giorni (vedi cos’è successo in Comelico tre anni fa). Ed è un peccato che quella che poteva essere un’opportunità vera per avvicinarsi ai cittadini, si sia trasformata in una serie di domande dalle risposte quantomeno scontate. Di domanda ne sarebbe bastata una: preferite le linee sotto terra o tralicci con cavi volanti, brutti e pericolosi, davanti alle Dolomiti?