“A decorrere dal 22 agosto 2016 è revocata l’autorizzazione all’immissione in commercio ed impiego dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate ed il coformulante ammina di sego polietossilata”.
Lo stabilisce il decreto dirigenziale 9 agosto 2016 del ministero della Salute, Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione, che elenca anche i prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate per i quali sono state revocate le autorizzazioni all’immissione in commercio. Tra cui il Fandango 360 SL e il Rondup Rtu della Monsanto Agricoltura Italia S.p.a.
La questione si trascinava dallo scorso 4 luglio 2016, quando era stata diffusa la notizia della proroga dei prodotti fitosanitari a base della sostanza attiva glifosate, fino al 31 dicembre 2017, in attuazione del regolamento di esecuzione (UE) della Commissione n. 2016/1056 del 29 giugno 2016. Successivamente, la Commissione europea ha emanato un ulteriore regolamento di esecuzione (UE) n. 1313 del 1° agosto 2016 che modifica le condizioni di approvazione della medesima sostanza attiva.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), organo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che coordina gli studi in campo oncologico, ha classificato fra i probabili cancerogeni il glifosato, ovvero il diserbante più usato nel mondo.
Scoperto negli anni ’70 e commercializzato dalla Monsanto con il nome di Roundup, il principio attivo è usato nella preparazione di almeno 750 erbicidi destinati all’agricoltura, al giardinaggio e alla cura del verde pubblico.