Cimolais (PN), 18-06-16 In 130 hanno preso parte oggi all’esercitazione di ricerca voluta in Val Cimoliana, sui luoghi a lungo percorsi dai soccorritori nei giorni successivi alla scomparsa di Adriano Duse, 42 anni, di Maerne di Martellago (VE), domenica 8 maggio, partito per un’escursione sui sentieri al confine tra Dolomiti friulane e Cadore e mai più rientrato. Fissato il campo base nel parcheggio del Rifugio Pordenone, dove il 9 maggio venne rinvenuta l’auto dell’uomo, alle 8.30 sono stati registrati i presenti, a partire dai 90 soccorritori del Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia e della Delegazione Dolomiti Bellunesi. La ricerca delle persone scomparse è uno degli interventi più complessi dal punto di vista logistico, proprio per questo, prima di suddividere i presenti in squadre e assegnare ad ognuna un’area da perlustrare, si è innanzitutto proceduto a una lezione teorica di ripasso di tutte le procedure, approfittando della presenza dei molti enti. Le prime a partire sono state le unità cinofile, seguite dai gruppi a piedi, alcuni trasportati direttamente in quota dall’elicottero della Protezione civile. Sono stati percorsi i sentieri e ricontrollate aree in precedenza coperte da neve abbondante, sia sul territorio friulano che bellunese.
Le ultime squadre sono rientrate attorno alle 16, purtroppo senza riuscire a far luce sulla scomparsa di Adriano Duse, la cui sorella e cognato erano presenti oggi. La giornata è terminata con una riunione conclusiva per fare il punto con tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e organizzazioni.
Hanno preso parte all’addestramento: la Direzione regionale della Protezione civile con il proprio elicottero, che ha trasportato in quota personale e attrezzatura, e numerose squadre comunali, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Tolmezzo e Sella Nevea, che ha effettuato una ricognizione aerea col l’NH500 di Bolzano, i vigili del fuoco, il Soccorso alpino dei carabinieri di Tolmezzo, il Corpo forestale regionale, la polizia locale, nonché 13 unità cinofile (7 del Soccorso alpino, 4 della Protezione civile, 2 del Sagf). Sul posto anche l’assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin.