Salta la maggioranza in Quinta commissione consiliare regionale durante l’esame del pdl23 e il gruppo della Moretti salva la baracca. Questa mattina, durante l’esame del progetto di legge sulla sanità veneta, la maggioranza si è trovata improvvisamente senza i numeri per governare: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Siamo Veneto sono usciti dall’aula in segno di protesta, assieme al resto delle opposizioni, mettendo all’angolo la Lega.
A salvare la situazione è arrivata la permanenza in aula di Franco Ferrari, consigliere regionale del gruppo Moretti Presidente.
“Noi siamo usciti dall’aula perché questa riforma è inaccettabile, e parte della maggioranza ci ha seguiti per sottolineare che questo provvedimento non lo vogliono neppure loro – spiega il vicepresidente della quinta commissione, Jacopo Berti, a nome di tutto il gruppo consiliare M5S – ma, sorpresa, Ferrari è rimasto in aula. Siamo arrivati al punto che questa maggioranza ha bisogno delle stampelle dell’opposizione, se possiamo ancora chiamarla così, per non cadere”.
“Ferrari è corso in aiuto di una maggioranza che è già agonizzante su di un tema pesantissimo per il futuro dei veneti – continua Berti – per loro questo progetto, che è nato sotto i peggiori auspici, sarà una Waterloo”.
“Appena mi sono accorto di alcuni scricchiolii all’interno della maggioranza, con l’uscita dall’aula dei tre consiglieri determinanti per la permanenza del numero legale, ho subito contattato gli altri esponenti di opposizione presenti ed abbiamo deciso di seguirli per mettere in risalto l’incredibile situazione: dopo mesi di attesa, riunioni e discussioni, sull’ennesimo maquillage del pdl 23, nella maggioranza non c’è ancora assolutamente accordo. – gli fa eco Andrea Bassi del gruppo Lista Tosi per il Veneto – Solo l’incomprensibile permanenza in aula di un consigliere della lista Moretti ha permesso di continuare la seduta che diversamente sarebbe stata sospesa per assenza del numero legale. Ma in Consiglio sarà tutt’altra storia e, in queste condizioni, ho l’impressione che le sorprese non siano finite”.