Il taglio del bonus sui combustibili da riscaldamento per le aree montane, deciso dal governo Renzi a settembre, incontra la dura condanna del Movimento 5 Stelle bellunese.
«E’ l’ennesima batosta per i bellunesi. Già nel 2014, con il deputato Federico D’Incà – fa sapere attraverso una nota il Movimento 5 Stelle di Belluno – , denunciammo il tentativo del governo di ridurre questa agevolazione. In quell’occasione il taglio era contenuto all’interno della legge di stabilità. Lanciammo l’allarme e successivamente la commissione bilancio accolse la proposta di salvaguardare il bonus, impegnandosi quindi per il 2016 e 2017 a non tagliarlo nuovamente.
Ma evidentemente questa promessa è stata disattesa. Ricordiamo che anche l’onorevole De Menech, rappresentante bellunese dell’attuale forza di governo, insieme all’onorevole Bressa, diedero ampie rassicurazioni sul mantenimento del bonus. Ma i bellunesi, ancora una volta, sono stati traditi e presi in giro da chi tanto si riempie la bocca di parole come autonomia e specificità.
Peraltro questa riduzione ha effetto retroattivo, quindi rappresenta una vera batosta, un aggravio di costi per tutti. Siamo preoccupati soprattutto per le attività imprenditoriali, che vedranno aumentati i costi in un momento in cui la ripresa non si fa per niente sentire. Ma saranno colpiti anche tutti i privati cittadini, soprattutto quelli che vivono nelle zone più disagiate dove non arriva la rete di metanizzazione.
Non bastava l’aumento dell’IVA sul pellet dal 10 al 22%. Ora si tagliano gli incentivi anche sul combustibile da riscaldamento, ostacolando chi vive e lavora in montagna. Tale beneficio invece andrebbe incrementato, non diminuito.
Ora il salasso per i bellunesi è servito – conclude la nota dei 5 Stelle – . Bressa e De Menech non hanno nulla da dire?