Egregio signor
Sindaco di Calalzo di Cadore
Abbiamo letto l’articolo in cui parla del cambio di orario del servizio ferroviario per il Bellunese e che la manifestazione dei sindaci del feltrino e dei politici è stata una cosa insensata.
E degli utenti del treno che stanno cercando di dire la loro cosa ne pensa Lei?
Leggiamo, citato tra virgolette, quindi Sue parole, “una soluzione migliorativa, e non lo dico io ma gli stessi pendolari”. Ma quali pendolari lo dicono? Sarebbe stato più corretto se avesse detto – lo dicono ALCUNI pendolari -.
Ha provato a chiederlo ai pendolari dell’Alta trevigiana che numericamente sono il maggior numero e mantengono economicamente viva la linea? Persone di Comuni i cui sindaci non sono stati avvisati dalla Regione del cambio di orario e alcuni responsabili del consesso Bellunese non hanno voluto invitare agli incontri con Trenitalia e Regione a Belluno. Forse non era compito vostro, ma lo avete segnalato alla Regione che si era dimenticata di loro?
Noi, che siamo pendolari, l’abbiamo contattata via mail (in data 27/10 e il 6/11) mandandoLe alcune nostre opinioni, da parte Sua nessuna risposta e da quel che ha detto neanche nessuna considerazione.
Se vorrebbe essere corretto e anche con approccio tecnico come vuol far credere dalle Sue parole avrebbe dovuto dire che – ci sono pendolari favorevoli e altri contrari-
Leggiamo ancora sue parole: «È chiaro che si tratta di una soluzione tampone»
Ma da quel che ne emerge è che questo cambio assomiglia ad “un tampone” ma alla fine è una resa totale visto che Regione e Trenitalia non hanno fatto delle promesse migliorative circostanziate per il futuro:
“nuovi treni” fra 5 anni, ma da quale data? Questo è vincolato al fatto che Trenitalia ottenga un contratto di almeno 7 anni. In che data verrà firmato questo contratto?
“Elettrificazione Castelfranco Montebelluna”: da quando sarà attiva? Ma poi da Treviso e da Montebelluna dovranno esserci ancora treni diesel che Regione non ha e Trenitalia ne ha pochi e vecchi.
E l’attuale vetusto materiale rotabile (Minuetti e aln668) che si muoveranno su queste linee sarà sempre più usurato resisterà fino ai cambiamenti e acquisti non ancora presenti all’orizzonte?
Che procedura per assicurare la “coincidenza” di treni è stata predisposta visto che il ragionamento che fanno è “non chiamiamo l’autobus sostitutivo perchè impiega meno ad arrivare il successivo treno”
Leggiamo: «Perché per una volta questa proposta delle Ferrovie è migliorativa e garantisce finalmente treni in orario nella parte alta della provincia».
Forse, Trenitalia ha promesso una puntualità (5 minuti di ritardo) del 90% cioè inferiore agli standard contrattuali che sono dell’ordine del 93%
E’ facile migliorare la “puntualità” riducendo la lunghezza dei percorsi dei treni.
Cioè si avranno treni che percorreranno al massimo 90 km in 1:51 ore di cui 5 minuti (5% del tempo di percorrenza) non sono considerati ritardo.
(oppure sui 57 minuti Bl-Calalzo 5 minuti sono il 9% non considerato ritardo)
Ma si è accorto che nella dispensa “Progetto Belluno” che vi è stata data ci sono vari errori e tante cose non adeguatamente motivate?
Ma si è accorto che in alcuni verbali della Regione Veneto c’è scritto che i bus Trenitalia costano meno sia dei treni che dei bus di Dolomitibus sulla tratta Belluno Calalzo?
Inoltre leggiamo: “E io, che sono sempre stato il primo ad arrabbiarmi con Trenitalia”
Non dobbiamo arrabbiarci con Trenitalia che fa i propri interessi, ma con la Regione Veneto che non fa politica seria e programmata per il trasporto pubblico locale ed è il cliente di Trenitalia
Oltre ad accettare il cambio di orario, cosa ha fatto lei per portare a casa in cambio delle certezze più concrete rispetto alle promesse (“compriamo subito tot treni Diesel con fondi FESR”) come quelle che avevamo sentito anche due anni fa?
Io posso capire il fervore politico, ma nel mondo reale occorre che i politici portino a casa dei propri cittadini dei risultati non solo delle promesse.
Grazie
BinariQuotidiani