Il treno da Calalzo tarda di qualche minuto e il convoglio per Consegliano se ne va lo stesso. E sulla banchina restano 20 viaggiatori. È accaduto a Ponte nelle Alpi, dove le persone che arrivavano dal Cadore sono rimaste a piedi nell’ennesima beffa ferroviaria per i pendolari veneti.
Stavolta sono stati chiamati in causa anche i carabinieri, ma ai viaggiatori non è rimasto che attendere la coincidenza successiva.
«Se me lo raccontassero penserei ad una barzelletta – si rammarica Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale – purtroppo però la realtà è ormai più assurda delle barzellette».
«Dobbiamo intervenire immediatamente per la ferrovia del bellunese – spiega Berti – mi sono già mosso con il parlamentare bellunese del Movimento, Federico D’incà, per risolvere questo problema, in Regione come in Parlamento, perché non è possibile che si spendano miliardi in autostrade, Tav e project financing, e non ci siano i soldi per fornire un servizio essenziale per tutti i bellunesi».
«Ci siamo già incontrati con i comitati per la ferrovia e con le associazioni che si occupano di questi temi – conclude il consigliere del Movimento 5 Stelle – siamo in prima linea, il treno è l’unica infrastruttura per salvare questi territori».