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Soccorso alpino, gli interventi di oggi giovedì 20 agosto

Suem (foto Alessandro Ganeo)
Suem (foto Alessandro Ganeo)

RAGGIUNTA COPPIA IN DIFFICOLTÀ SUL MONTE BORGÀ

Erto-Casso (PN), 20-08-15 Scattato l’allarme per due escursionisti in difficoltà sopra l’abitato di Casso, in accordo con la Stazione della Val Cellina, attorno alle 19 è stato allertato il Soccorso alpino di Longarone. La coppia, un uomo e una donna di Portogruaro (VE), dopo essere salita fino ai Libri di San Daniele, aveva preso il Trui de Donè per scendere verso Casso, ma, persa la traccia, era finita incrodata tra cespugli di mugo, incapace di orientarsi. Messi in contatto telefonico con i soccorritori, i due escursionisti non sono stati in grado di dare informazioni precise sul luogo in cui erano bloccati. Riuscita tramite la centrale operativa del Suem a risalire alle coordinate Gps, la squadra si è avvicinata al luogo dove doveva trovarsi la coppia, che nel frattempo però si era spostata. Fortunatamente i due dopo un po’ hanno risposto ai richiami dei soccorritori, che sono riusciti a individuarli e a raggiungerli, dopo un’ora e mezza circa a piedi, non distante dai ruderi di Casera Tamer, sotto il Monte Borgà, a un’altitudine di 1.500 metri. I due escursionisti, che stanno bene, malgrado la stanchezza, stanno scendendo assieme ai soccorritori verso il Rifugio Cava Buscada, da dove proseguiranno in jeep lungo la Val Zemola, fino all’abitato di Erto.

 

MALORE SOTTO IL MONTE TABURLO

Cortina d’Ampezzo (BL), 20-08-15 Mentre in compagnia saliva da Antruiles verso il Monte Taburlo, un escursionista bolognese, C.C., 66 anni, ha accusato un improvviso malore. Un soccorritore di Cortina, che per caso si trovava sul posto, ha subito allertato il 118. Poco prima di mezzogiorno è quindi decollato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Individuato il luogo dove si trovava il gruppo, sono stati sbarcati in hovering tecnico del Soccorso alpino, medico e infermiere dell’equipaggio, che hanno prestato le prime cure urgenti all’uomo. Recuperato utilizzando un verricello, il turista è quindi stato accompagnato all’ospedale di Belluno per le verifiche del caso.

 

MARITO PERDE DI VISTA LA MOGLIE, RITROVATA VICINO A UNA MALGA

Santo Stefano di Cadore (BL), 20-08-15 Nel pomeriggio, dopo essere partiti per una passeggiata in Val Frison, nei pressi del Rifugio Volontari alpini Feltre-Cadore, marito e moglie si sono separati e si sono persi di vista. Quando è stato il momento di rientrare, l’uomo non ha più ritrovato la donna e ha iniziato a cercarla preoccupato, lanciando l’allarme al 118. Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino della Val Comelico, della Guardia di finanza di Auronzo di Cadore con due unità cinofile e i vigili del fuoco. Verso le 18.30, fortunatamente la turista piemontese, M.L.N., 63 anni, di Pecetto Torinese (TO), è stata rintracciata non distante da Malga Pian de Sire. Perso l’orientamento nel bosco, aveva infatti raggiunto Casera Campo e da lì, seguendo una traccia di sentiero, era arrivata alla malga. Il Centro mobile di coordinamento e le stazioni del Soccorso alpino contermini, che stavano partendo in supporto alla ricerca, sono state fatte rientrare.

 

SOCCORSO BAMBINO CON MALE AL GINOCCHIO

Auronzo di Cadore (BL), 20-08-15 Il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato dal 118 attorno alle 15, per un bambino di 10 anni di Cesena (FC), che si era fatto male al ginocchio non distante dal Rifugio Carpi, sulla Forcella Maraia, nel gruppo dei Cadini di Misurina. Raggiunto dalla jeep del Corpo forestale dello Stato, il bimbo è stato quindi accompagnato assieme ai genitori a Misurina, da dove la famiglia si è allontanata autonomamente.

 

PARAPENDIO PRECIPITATO IN COMELICO, MA È UN FALSO ALLARME

Comelico Superiore (BL), 20-08-15 Poco prima di mezzogiorno il 118 è stato allertato da alcune persone per un possibile parapendio precipitato tra gli alberi sopra Malga Aiarnola. Seguendo le indicazioni dei testimoni, il Soccorso alpino della Val Comelico ha effettuato un sopralluogo nell’area ipotizzata, senza avere alcun riscontro, per poi raggiungere il luogo da dove era stato visto cadere per verificare anche da lì l’eventuale presenza di una vela, senza però rinvenirla. L’allarme è quindi rientrato.

 

NUOVA RICERCA DELL’ESCURSIONISTA DISPERSO IN VAL DI GARES E INTERVENTO SOPRA LA CASCATA

Canale d’Agordo (BL), 20-08-15 Questa mattina alle 8 una trentina di persone tra Soccorso alpino e Guardia di finanza si è ritrovata in Val di Gares, per cercare nuovamente di fare luce sulla scomparsa di Luciano Bizzotto, 55 anni, di Rosà (VI), partito la mattina del 6 agosto per un’escursione di 6 ore e mai rientrato. Dopo i primi 4 giorni di intense ricerche, con decine di soccorritori e unità cinofile coinvolti, delle Stazioni agordine del Soccorso alpino e del Sagf, anche nelle due settimane successive gruppi di soccorritori hanno proseguito la perlustrazione del lungo itinerario che l’uomo aveva intenzione di affrontare da Capanna Cima Comelle, Orrido delle Comelle, Banca delle Fede, Malga Stia, senza però rinvenirne traccia. Oggi una nuova battuta sulla parte terminale del percorso, già esplorata più volte, ma caratterizzata da una vegetazione più intricata e di conseguenza più difficile da verificare. Le squadre, rientrate purtroppo ancora all’oscuro riguardo alle sorti dell’escursionista vicentino, erano composte da personale del Soccorso alpino della Val Biois e del Sagf di Cortina, Passo Rolle e Auronzo. Presenti anche 7 unità cinofile.

Mentre si svolgevano le ricerche, alle 10.30 circa è inoltre scattato l’allarme per un turista trevigiano, che, in difficoltà, era fortunatamente riuscito a chiamare il 118 in una zona praticamente priva di copertura telefonica. L’uomo, D.T., 46 anni, di Motta di Livenza (TV), incamminatosi lungo il sentiero numero 704 della Val di Gares, era uscito dal percorso, finendo incrodato in un canale sulla destra della cascata, incapace di scendere o risalire. Una squadra che si trovava nelle vicinanze, capito dove poteva trovarsi, dopo averlo individuato ha quindi risalito dal basso il canalone e, una volta raggiunto, lo ha assicurato e calato con le corde, per poi riaccompagnarlo lungo il sentiero fino alla strada.

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