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Sabato I° febbraio, giornata del cibo sano per tutti, per dire no agli ogm

ogmIl Gruppo Coltivare condividendo, insieme ad una trentina di associazioni e realtà (venete e non) hanno costituito un coordinamento a favore della biodiversità, della salubrità e contro gli ogm. Il primo appuntamento è fissato per sabato 1° febbraio,  una giornata per far ribadire con forza la ferma opposizione agli ogm (organismi geneticamente modificati), per chiedere il divieto assoluto di semine di ogm (piante in cui è stato inserito in modo innaturale dna di insetti, batteri ecc..).

“E’ vitale agire subito – affermano nella nota condivisa le oltre trenta associazioni – per difendere la biodiversità, la salute, il cibo sano, la fertilità. Il 2014 si preannuncia un anno cruciale per la salubrità del cibo e dell’ambiente, per la biodiversità coltivata, per il coltivare sano e sostenibile. Un anno cruciale che richiede un forte impegno, una forte mobilitazione affinché a prevalere sia il bene comune, e non i grossi interessi economico, finanziari, speculativi dei soliti noti.

Questo spirito e questa consapevolezza stanno spingendo associazioni, gruppi singole persone a mettersi in gioco, a impegnarsi in prima persona. Coltivatori, agricoltori, componenti di GAS, produttori e acquirenti che credono in un coltivare sano e rispettoso della fertilità del suolo e della salubrità, in un cibo sano e sicuro, di cui si conosce la provenienza e la tracciabilità, che vogliono tutelare e difendere la biodiversità, le varietà locali e tradizionali, che credono nelle relazioni.”

Cibo sano per tutti, per un coltivare e un alimentazione consapevole,

queste sono alcune delle parole d’ordine che hanno caratterizzato un recente assemblea molto partecipata che ha visto giungere a Padova componenti di oltre 30 associazioni (per lo più venete) e tanti cittadini desiderosi di costruire un azione comune all’insegna della partecipazione tesa a informare, creare consapevolezza.

L’emergenza che preoccupa tutti e che ci induce a lanciare un forte appello è sicuramente la questione ogm. Purtroppo il rischio che la contaminazione da ogm (irreversibile) avvenga è molto forte. Quanto accaduto lo scorso anno in Friuli temiamo sia stata una prova generale per le semina 2014. I segnali che arrivano sono per una forte espansione in Friuli, e nuove semine in Veneto Infatti nonostante una legge nazionale che, almeno nell’apparenza vietava le coltivazioni ogm per 18 mesi, in alcuni campi del pordenonese, nel 2013 si è coltivato e raccolto Mais Monsanto Mon810 senza che nessuno intervenisse

“Diciamo un secco No agli OGM perché: contaminano le varietà locali, tradizionali, antiche mettendo a rischio un enorme patrimonio di biodiversità e tipicità. Non risolvono in alcun modo la questione della fame nel mondo (non è un problema di produzione ma di distribuzione) né riducono i trattamenti chimici in agricoltura (anzi…). Inoltre, molti studi dimostrano che gli ogm sono nocivi alla nostra salute e a quella degli animali (resistenza agli antibiotici, allergie, tumori ecc.)

Ovviamente – prosegue la nota – non abbiamo alcune intenzione di aspettare passivamente decisioni calate dall’alto che rischiano di non tenere in alcune considerazione la tipicità della nostra Terra, dei suoi pregiati frutti, dei nostri prodotti locali, e tanto meno la nostra salute. Abbiamo pertanto deciso di avviare una forte azione di informazione sulla questione OGM.

Ovviamente chiameremo in causa politici e amministratori affinchè prendano una posizione chiara e netta. Dalla Regione ai Sindaci a cui proporremo di adottare delle delibere sull’esempio di quanto fatto da alcuni Comuni friulani e pugliesi.

Primo appuntamento comune sabato I°febbraio, giornata in cui invitiamo tutti a far sentire la propria voce, in tutti i modi possibili, per chiedere uno stop agli ogm, uno stop a ogni Possibilità di contaminazione di cibo, terra, delle nostre varietà tipiche e locali. Ma anche una facile e chiara individuazione di cibo e prodotti OGM (compresi i prodotti animali nutriti con mais o soia OGM)

Ricordiamo che il nostro è un coordinamento aperto a chiunque (associazione, gruppo, singolo cittadino) voglia partecipare a questo percorso.

Il 1 febbraio chiunque può partecipare alle iniziative che verranno organizzate in ogni provincia veneta e in altre zone d’ Italia, ma anche auto organizzare un momento di informazione e denuncia. Magari stampando un dei volantini che metteremo on line e diffondendolo nel suo paese. Ma anche spedendo mail o lettere a giornali e politici, usando i social media, il passaparola, dando libero sfogo alla sua creatività

per informazioni e adesioni: www.coltivarcondividendo@libero.it

o contattare Radio Gamma 5

Radio Gamma 5, AltraAgricoltura, Civiltà Contadina, Gruppo Coltivare Condividendo. AIAB Veneto, Coordinamento tutela biodiversità Friuli Venezia Giulia. WOOF Italia, Amisi del Piovego, per L’Osteria di Fuori Porta (Padova), cooperativa El Tamiso (Padova) Movimento per la Decrescita Felice di Venezia, Terra! di Salzano (VE), Con.Pro.Bio. ASII Piemonte, A.S.C.I. Liguria, Genuino Clandestino, Fratelli dell Uomo, Associazione European Consumers, UP bio, Associazione Lila, Corvelva, Fratres Cittadella, Circolo Wigwam il presidio. EcoSImia. Compagnia zappa e rastrello associazione per la decrescita | nodo triveneto. Movimento Italiano per l’Ecologia profonda, Biorekk di Padova……

 

 

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