“I sindaci dell’Alto Bellunese stanno dimostrando una grande operatività, così come tutta la rete dei soccorsi e dei volontari, ma questa abnegazione non risolve il problema della vulnerabilità cronica delle nostre infrastrutture, a cominciare da quelle elettriche”.
A dirlo è il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli che oggi ha incontrato sul posto numerosi sindaci del Cadore.
“Con alcuni di loro mi sono incontrato al bar Tiziano a Pieve: le stesse sedi municipali erano per lo più isolate”, afferma Piccoli. “Ho espresso loro la mia più totale vicinanza e la mia gratitudine ma anche l’esigenza di partire proprio da questa emergenza per portare in tutte le sedi istituzionali il nodo infrastrutturale del Bellunese”.
Nei prossimi giorni lo stesso Piccoli presenterà una interrogazione al Ministero per lo Sviluppo economico per capire cosa intende fare operativamente per evitare che il problema si ripresenti in futuro.
Proprio Piccoli con il consigliere regionale Dario Bond aveva denunciato già nella giornata di ieri la cattiva manutenzione della rete elettrica bellunese e l’assenza di infrastrutture adeguate.
“Per far fronte a questa problematica, occorre agire su più piani, coinvolgendo Regione e Ministero, ognuno per le proprie competenze”, afferma Piccoli. “Stiamo vivendo una situazione paradossale ed è giusto denunciarla con forza: il Bellunese soffre un gap infrastrutturale terribile. In queste ore lo stiamo toccando con mano”.
“Molti turisti poi stanno abbandonando la nostra provincia. Li stiamo consegnando nelle braccia dei trentini e degli altoatesini dove anche le infrastrutture sono più solide ed efficienti. Lo spettacolo offerto non è da paese civile”.