
“Sull’Imu delle centrali ai comuni è stata vinta una battaglia, ora si tratta di vincere la guerra e fare in modo che i nostri comuni abbiano a disposizione 4 milioni all’anno, una cifra che davvero potrebbe fare la differenza soprattutto sul fronte dei servizi alle famiglie e alle fasce più deboli della popolazione”.
Ad affermarlo è Giovanni Piccoli, senatore del Popolo della Libertà, dopo che il Governo – nel corso della conversione definitiva in legge del Decreto Legge 21 maggio 2013, n. 54, recante “Interventi urgenti in materia di IMU” – ha accettato un dettagliato ordine del giorno presentato da alcuni senatori veneti, lombardi e abruzzesi del Pdl.
Il documento impegna lo stesso Esecutivo nazionale a “confermare, nell’ambito del riesame complessivo della materia, la destinazione a favore dei Comuni, o delle Unioni di Comuni laddove costituite, delle entrate da IMU, nell’entità definita dall’aliquota base, derivante da impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, da destinarsi
specificatamente ad interventi volti a migliorare la situazione sociale ed economica dei territori nei quali sono collocati detti impianti, o porzioni degli stessi”.
“Il Governo precedente con una mossa che avevo denunciato più volte”, afferma Piccoli, “ha dirottato l’introito dell’Imu verso le casse centrali, contravvendendo qualsiasi principio di compensazione territoriale. Con questa operazione vogliamo che l’Esecutivo Letta riporti quel gettito in capo ai Comuni finalizzandolo principalmente alle spese di natura sociale”, spiega il rappresentante del Pdl al Senato.
“Con questo ulteriore recente sviluppo si avvicina, quindi, la concreta possibilità di vedere impiegati direttamente sul territorio dei Comuni interessati e a vantaggio delle popolazioni e delle attività locali gli introiti derivanti dall’imposta municipale unica per le centrali idroelettriche. Una prospettiva che, concretizzandosi, consegnerà alle Amministrazioni bellunesi all’incirca 4 milioni di euro l’anno. Questo ricavo”, conclude Piccoli, “andrà a sommarsi ai 30 milioni di euro che annualmente la filiera dell’idroelettrico produce per la Provincia di Belluno”.