Nei giorni scorsi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia è stata discussa una tesi di laurea magistrale che progetta l’organizzazione del patrimonio museale e artistico della Val Comelico. Marta De Zolt, laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali e residente a Santo Stefano di Cadore, ha presentato la tesi “Val Comelico, proposte di sviluppo. La rete museale del legno e la valorizzazione del patrimonio artistico”, relatore prof. Dario Maran, correlatore prof.essa Stefania Portinari. Il lavoro si è sviluppato partendo dal censimento del patrimonio museale, naturalistico, architettonico e artistico presente nella vallata al fine di organizzare un sistema che permetta una migliore gestione e fruizione dei beni culturali, sia per i locali che nell’ottica di un’offerta turistica. È stata formulata una Rete Museale del Legno che coinvolge tutti gli enti museali e i luoghi di interesse della vallata attorno ad un tema caratterizzante come quello della risorsa boschiva. L’analisi ha affrontato l’argomento sia sotto l’aspetto legislativo che quello economico, tenendo conto delle specifiche problematiche e ipotizzando le diverse fonti di finanziamento che potrebbe avere questo tipo di progetto mettendone in luce le potenzialità se venisse attuato.
Marta De Zolt, da anni attiva sul territorio della Val Comelico nell’ambito dei beni culturali, ha collaborato diverso tempo con lo Spazio Algudnei di Dosoledo, gestisce l’evento artistico Trittico di Pittura Dolomitica per il Consorzio Turistico Val Comelico Dolomiti e recentemente ha presentato i musei della vallata nel programma “Qualità Bellunese” a cura di Nelio Grandelis.