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Linea ferroviaria Calalzo-Padova: la proposta dei pendolari del blog BinariQuotidiani

binari-galleriaI pendolari del blog BinariQuotidiani, invitano i sindaci e i consigli comunali dei comuni della provincia di Belluno e alcuni delle province di Treviso e Padova e Pordenone alla riflessione, dibattito e azione congiunta per favorire l’efficienza e affidabilità del trasporto ferroviario nella parte più settentrionale del Veneto.

“Dopo anni di pendolarismo – scrivono nella lettera ai sindaci – notando un progressivo peggioramento del servizio ferroviario, da un anno a questa parte abbiamo iniziato a darci da fare per evidenziare le carenze e le problematiche.

Prima di elencarvi alcuni dati e considerazioni vogliamo farvi riflettere sui seguenti punti e farvi alcune proposte.

La linea Calalzo – Padova ha un’utenza, anche tra fermate intermedie, di tipo:

– pendolare:

– studenti medie-superiori e universitari (sia quotidiano che settimanale),

– lavoratori che sono legati al loro territorio e vogliono rimanerci (quotidiano)

– occasionale per:

– viaggi di lavoro

– viaggi di diletto

– visite mediche specialistiche

– turismo nelle aree montane, periferiche

– il maggior bacino di utenza quotidiano, attuale e potenziale, è l’alto trevigiano; l’utenza

settimanale ricopre anche la provincia di Belluno e il comune di Erto-Casso.

Vi è da riflettere che:

– la linea ferroviaria è un unicum dove interventi migliorativi in qualsiasi suo punto vanno a

vantaggio di tutti;

– disservizi e fragilità della linea danneggiano sia i viaggiatori che le popolazioni locali dei

territori attraversati;

– un servizio ferroviario efficiente ed affidabile oltre a favorire il quotidiano movimento delle

persone, ridurre problemi veicolari, ridurre problemi di inquinamento, aiuta lo sviluppo

turistico;

– un’Amministrazione locale può riuscire ad indicare e ad appoggiare azioni di

miglioramento e potenziamento del trasporto ferroviario anche fuori del proprio territorio;

– la Linea Calalzo – Padova è una linea periferica che collega una grande città di pianura

ad un capoluogo di provincia e zone turistiche periferiche come lo sono la linea Torino –

Aosta – Pré S. Didier, e la Milano – Lecco – Sondrio – Tirano (dove Aosta e Sondrio hanno

circa gli stessi abitanti di Belluno e Feltre);

– una gestione locale e parziale della stessa linea è sensata se limitata ad alcune corse

locali intercalate tra le principali per l’intera linea;

– la struttura fisica della linea (gallerie ecc.) non permette un’elettrificazione.

LE NOSTRE PROPOSTE PER IL MIGLIORAMENTO

1) Contrattuali Regione – Trenitalia e Regione – RFI (tutte le linee)

– Eliminare l’articolo 22 e l’occultamento dei dati di costo dei servizi.

– Considerare come ritardo la media dei ritardi ad ogni stazione di ogni singola corsa per

ogni treno in modo di dare dignità a tutti i viaggiatori (es. Reg. CE n. 1371/2007,

“Articolo 3: Definizioni: 12) «ritardo»: la differenza di tempo tra l’ora d’arrivo prevista del

passeggero secondo l’orario pubblicato e l’ora del suo arrivo effettivo o previsto;”).

– I soldi delle multe a Trenitalia siano reinvestiti in miglioramenti infrastrutturali e non siano

dati come esiguo rimborso ai pendolari.

– Se proprio si deve dare il rimborso agli abbonati, applicare il sistema di comminazione

multe a Trenitalia e rimborso a cadenza mensile simile a quello attivo nella Regione

Lombardia anziché ritardato di 12-15 mesi come ora.

– Obbligare il Gestore del Servizio e il Gestore delle Infrastrutture ad indicare nel contratto

quali sono le condizioni climatico-meteorologiche entro le quali assicurano un servizio

di qualità e non si avvalgano della scusa “per avverse condizioni atmosferiche” (art. 6

Interruzione del servizio e servizi non resi: “1 L’esecuzione del servizio non può essere

interrotta né sospesa da Trenitalia, salvo nei casi di forza maggiore (eventi fortuiti o

accidentali quali ad esempio guasti o interruzioni derivanti da avverse condizioni

atmosferiche; …) e di calamità naturali (terrremoti frane alluvioni) non prevedibili e non

imputabili a Trenitalia.”) come ad es. è successo nel caso della nevicata di 12 cm nel

feltrino il 14/12/2012 scorso.

2) Gestionali

– Che la Regione renda pubblico il Documento di Programmazione del Trasporto

Pubblico regionale 2011.

– Che la Regione coordini la programmazione delle corse ferroviarie e di autocorriere

in modo che non vi sia la concorrenza e sovrapposizione temporale del trasporto su

gomma a quello su rotaia, ma che si integrino tra loro.

– Che la Regione istituisca il biglietto unico coordinando i vari gestori del trasporto

pubblico come si vede in altri esempi italiani.

– Dare un forte impulso all’informazione e non lasciare i passeggeri / cittadini in balia dei

disservizi nella condizione di non sapere cosa stia succedendo e nell’impossibilità di

programmarsi al meglio.

– Obbligare il Gestore del Servizio a pubblicare i resoconti mensili del servizio effettuato

– Si suggerisce di attivare una corsa aggiuntiva con il materiale in trasferimento e non

lasciare che esso transiti vuoto.

– Che il sito internet del trasporto locale ferroviario abbia la stessa dignità di quello del

trasporto a lunga percorrenza; cioè che per poter trovare informazioni sul TPL-ferroviario

non si debba dover cercare tra le pagine dedicate alle “Frecce”.

– Nel sito Viaggiatreno obbligare ad indicare i treni soppressi e non doverlo capire solo

se cercandoli per codice.

– Fare scelte che non facciano perdere la clientela dell’alta trevigiana (stazioni di

Cornuda e Montebelluna), anzi incentivarne il numero.

3) Infrastrutture (linea Padova – Calalzo)

– Attrezzare con “snevatori-scaldini” agli scambi delle stazioni in modo che gli scambi

funzionino anche durante momenti di neve e gelo e sia permesso il regolare incrocio dei

treni presso le stazioni stesse (massima priorità per Alano-Fener o Cornuda).

– Costruzione del secondo ponte-binario nel tratto di attraversamento del Fiume Brenta

presso Vigodarzere, breve tratto ad unico binario tra Padova e Castelfranco.

– Rendere funzionanti gli ascensori costruiti alle stazioni di Campodarsego, Castelfranco

Veneto.

– Togliere il maggior numero possibile di passaggi a livello tra Castelfranco Veneto e

Alano-Fener (22; vedi fig. 6 allegato), perchè i passaggi a livello oltre ad essere strutture

che rallentano il traffico ferroviario sono un disagio per le comunità di residenti nei pressi

della linea ferroviaria e per coloro che usufruiscono di quelle arterie stradali.

– Ripristinare il raddoppio del binario presso la stazione di Pederobba per favorire

l’incorcio dei treni.

– Progressivo raddoppio del binario tra Castelfranco Veneto e Montebelluna visto che il

sedime è già presente.

– Elettrificazione della tratta Castelfranco Veneto – Montebelluna.

– Costruzione di rampe e/o ascensori per l’accesso al secondo binario ed eliminazione

delle barriere architettoniche nelle stazioni di Feltre e Belluno, ma sicuramente anche in

altre stazioni.

4) Materiali rotabili

– Manutenzione materiale rotabile preventiva e non in perenne carenza come succede

ora.

– Modifica delle automotrici Aln668 in modo che si possano congiungere più moduli da 2

automotrici senza avere doppio personale di guida.

– Acquistare nuovo materiale rotabile consono alle nostre linee.

Fa parte della lettera l’allegato che contiene informazioni su:

A) – i disservizi che abbiamo subìto nel 2012

B) – le iniziative che abbiamo intrapreso

C) – i punti critici dei contratti Trenitalia – Regione Veneto e RFI – Regione Veneto

Questa è un’iniziativa dei pendolari “BinariQuotidiani” con dati e spunti acquisiti anche

grazie a “Scossa”, “Trenibelluno”, “Treno dei Desideri”, “Ferrovieanordest”; “Viaggitareno”

http://binariquotidiani2.altervista.org

 

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