Si è sviluppato un interessante dibattito improntato sul futuro del territorio montano durante la seconda serata de “I giovedì di Belluno Protagonista: incontri tra la gente, per parlare ma soprattutto per ascoltare”, svoltasi ieri a San Nicolò in Comelico.
In sala, ad ascoltare e a dire la loro, anche tre dei cinque sindaci della vallata (Danta, San Nicolò e San Pietro).
Aprendo la discussione Michele Carbogno a posto provocatoriamente una domanda al pubblico: “Cosa dobbiamo ancora dimostrare ai governanti romani e veneziani per ottenere maggiore attenzione sulle problematiche della nostra montagna? E’ ora passata che questi smettano di confondere la montagna come un luogo dove passare qualche giornata di relax: la montagna è di chi ci vive tutto l’anno, non un buen retiro per le vacanze dei vip”.
Partendo da questo assunto, Carbogno ha poi sviluppato il tema relativo a tutti quei servizi indispensabili come fattore di sopravvivenza sociale per chi vive il territorio 365 giorni l’anno: “Le corriere non possono essere pensate come servizio turistico estivo o nei week-end della neve; le farmacie, ma anche la piccola bottega di alimentari, sono strumenti indispensabili tutto l’anno non scadenzabili a seconda delle stagioni. Proprio per questo bisogna battersi per un potenziamento della Provincia, soprattutto in un territorio montano come il nostro, affinché possa svolgere funzioni di programmazione e coordinamento di quelle molteplici attività a cui i piccoli comuni non riescono a dare seguito, accorpando su di essa le competenze sparse in altri enti e dandole una maggiore autonomia finanziaria, chiedendo anche alla Regione, che nel suo Statuto ne ha riconosciuto la specificità, di garantire la copertura dei costi aggiuntivi correlati alla particolarità del territorio”.
Tanti gli spunti emersi e gli interventi, tra cui hanno preso la parola per un saluto anche Pietro Mattiuzzi e Renzi De Zolt, referenti di Belluno Protagonista per il Comelico.
L’appuntamento successivo coi i giovedì di Belluno Protagonista si svolgerà il 22 novembre p.v. a Puos d’Alpago (ore 20.00, Albergo “Alpago”) per parlare dei tagli governativi alla spesa negli enti locali, delle conseguenze relative all’accorpamento delle province e dell’opportunità di valutare forme di aggregazione tra comuni.