Ripubblichiamo al “posto d’onore”, il commento inserito all’articolo dal titolo “Maltempo nel Bellunese. Bond incontra i vertici di Veneto strade e del Genio civile”. Ad inviarle è stato un volontario che ha toccato con mano i guasti di una cementificazione per lo più ispirata al profitto piuttosto che a normali principi prudenziali.
“Essendo stato più volte, come volontario, testimone diretto di situazioni di disagio posso testimoniare che nell’alluvione del 2010 nella pianura, salvo le vecchie case coloniche in aree golenali da sempre a rischio, quelle che abbiamo vuotato sono state nuove aree edificate. Quartieri residenziali costruiti sui paluch dove il letto dei torrenti, arginati, era all’altezza quasi del primo piano. A Feltre domenica nuove edificazioni che facevano da diga al deflusso delle acque dei versanti a monte e cantine allagate. Strade prive di tombinature e canali di deflusso…allora la colpa è di chi tutela l’ambiente o di chi concede lottizzazioni magari con interessi diretti o indiretti nel farlo? Sono i piani di edificazione dei comuni approvati negli anni da chi li amministra senza tener conto delle regole che l’ambiente impone o di chi chiede di rispettare le leggi e le regole? I nostri veci queste cose le sapevano, e di certo facevano le auspicate operazioni che giustamente sottolinei ma non sono le cause più dirette, non possiamo certo identificarli come ambientalisti tra l’altro…ma persone di buon senso ed interessati solo al proprio ed altrui benessere. Oggi gli interessi prevaricano la sicurezza, il buon senso e l’intelligenza. Prevenire è intelligenza, ma non crea consenso. Riparare i danni crea molto consenso in quanto permette ai politicanti di schierarsi subito a fianco di chi ha bisogno e passare da salvatori. D’altronde costa poco invocare aiuti e denari e far finta di piantare i piedi per farli arrivare…purtroppo gli alluvionati del 2010 in gran parte li stanno ancora aspettando! Allora la colpa è di chi chiede di salvaguardare l’ambiente o di chi si ingrassa economicamente e politicamente anche grazie alle disgrazie della gente? Non ho mai visto un consigliere regionale o parlamentare a spalare la palta dalle case, ma spesso a riempire i giornali di proclami. Mentre Feltre era sott’acqua, e gli elettori feltrini avevano bisogno, c’erano decine di Volontari (gratis) Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine a lavorare e le nostre famiglie a casa. Nessuno di noi era a spasso con i propri figli…tant’è che nessuno di noi ha rischiato di finire nella voragine di Busche”.