”Li ho incontrati e ne sono uscito con una certezza: sono sei persone capaci, determinate e generose, che non vogliono solamente ricominciare un percorso lavorativo, ma che hanno il desiderio nobile di restituire a questo territorio una realtà produttiva che per anni ha avuto un grande successo. La loro sfida ora va sostenuta concretamente: in questo senso mi sono messo a loro disposizione per mettere in moto tutti gli aiuti che la Regione può dare per far decollare questa nuova esperienza”
Questo il commento del consigliere regionale del PD, Sergio Reolon, al termine dell’incontro che ha avuto a Belluno con i sei ex dipendenti della Zadra Vetri decisi a riavviare, con un nuovo marchio, le attività produttive dellazienda fallita.
”Esistono gli strumenti di legge, quelli legati alle realtà cooperative che conosco per esperienza diretta, ed esiste anche un ente come Veneto Sviluppo, attraverso i quali è doveroso attivare quei finanziamenti e quelle relazioni che sono indispensabili in fase di riavvio delle produzioni.
Cè poi un nodo da risolvere – prosegue Reolon – , ovvero quello della possibilità per i sei soci di prendere in affitto il capannone nel quale operava la Zadra Vetri. E vero che è in corso la procedura fallimentare, ma sono convinto che proprio nell’ottica del risanamento sia più conveniente tenere vivo l’edificio piuttosto che lasciarlo nell’abbandono.
Dunque – conclude Reolon – se verrà aperta una seria trattativa con il curatore credo ci siano i presupposti per sbloccare la situazione. Per tutti questi motivi serve quindi la presenza delle istituzioni, a partire dalla Regione, per dare una mano concreta a questi sei nuovi imprenditori”.