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L’ ULSS n. 1 di Belluno partecipa alla “Giornata mondiale per la lotta all’ictus “. Venerdì 26 ottobre a Tambre si potrà verificare il rischio vascolare

Il 29 ottobre 2012 si celebra la 5^ edizione della “Giornata Mondiale dell’ictus cerebrale” promossa dalla WSO (World Stroke Organization) finalizzata a diffondere la conoscenza di questa malattia cerebro vascolare.

I progressi della medicina hanno prodotto un rilevante allungamento della vita ma la qualità di essa conta più della quantità: un cervello ben funzionante è alla base della qualità.

Tra i maggiori rischi per il cervello nella società moderna l’ictus è al primo posto. Per la sua incidenza, tasso di mortalità e di invalidità residua, motoria ma anche spesso neuropsichica, anche in età giovanile o comunque “produttiva”, è diventata a tutti gli effetti una malattia sociale e come tale va affrontata. Naturalmente la sua conoscenza e le terapie di prevenzione e cura sono fondamentali per un intervento preventivo terapeutico sulla popolazione; i modelli organizzativi sanitari devono poi poter rispondere alle sfide che la ricerca e le nuove frontiere terapeutiche propongono.

Infine la sinergia socio sanitaria, supportata anche dall’intervento dei gruppi volontari professionalizzati, deve poter in modo sempre più incisivo rendere decorosa la qualità di vita al paziente ed ai suoi familiari.

Sulla base di tali proposte e strategie l’ Unità Operativa di Neurologia di Belluno ed in particolare la sezione malattie cerebrovascolari – Stroke Unit, in collaborazione con l’Unità Operativa di Medicina di Pieve di Cadore ed il Comune di Tambre , organizza per Venerdì 26 ottobre, presso la Sala del centro sociale della Comunità dell’Alpago, un incontro di educazione sanitaria aperto alla popolazione.

La manifestazione, avrà inizio alle ore 14,30 e terminerà alle 19,30.

Il programma prevede un evento formativo con breve relazione specialistica sull’ictus cerebrale , cause, fattori di rischio, nuovi approcci terapeutici e programmazione della relativa attività aziendale. Seguirà un “percorso vita” gestito dal personale infermieristico delle UU.OO. di Neurologia di Belluno e di Medicina di Pieve di Cadore, durante il quale, mediante compilazione di apposita anonima scheda, ogni utente potrà misurare alcuni parametri specifici nello screening del rischio vascolare.

La presenza di due medici consentirà un breve sintetico consulto sul proprio profilo.

Durante il percorso verranno proiettati i nuovi valori delle tabelle del rischio vascolare, come punti di riferimento per ognuno.

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