Sull’accanimento della pressione fiscale sui veicoli interviene il presidente dell’Automobile Club di Belluno Gianpaolo Bottacin.

“Un altro aumento del carburante è previsto anche per questo fine settimana – afferma Bottacin – Si tratta dell’ennesimo inasprimento fiscale del governo Monti nei confronti dell’auto. Il superbollo, che secondo Monti avrebbe dovuto garantire 168 milioni di euro alle casse pubbliche, ne ha invece fatti registrare solo 137. Mancano all’appello 31 milioni di euro. A questo bisogna aggiungere un calo nel gettito di IVA, IPT e bollo di 105 milioni di euro per effetto della contrazione del 45% delle vendite di auto. E l’aumento delle accise sui carburanti ha generato un calo dei consumi in compensazione.
E’ quindi del tutto evidente ed oggettivo che le manovre del prof. Monti sono state, oltre che sbagliate, deleterie per il settore dell’auto (e indotto) e per tutti i cittadini. Non solo non hanno portato ad un incremento del gettito per le casse pubbliche, ma hanno avuto l’effetto di impoverire la gente. Se benzina e gasolio aumentano, i costi dei trasporti vanno a ricadere sui prodotti di consumo e quindi sulle tasche dei cittadini, che oltre tutto utilizzano sempre meno l’auto.
In Italia han già chiuso i battenti oltre 350 concessionarie (50.000 posti di lavoro in meno). Le auto con più di 20 anni di età sono quasi raddoppiate (da 2,5 milioni a 4,1 milioni), aumentando il numero di veicoli obsoleti, meno sicuri e più inquinanti.
Tutto questo, se calato a livello territoriale, ha effetti ancor più rilevanti, considerando da un lato la concorrenza delle Province a statuto speciale e dall’altro l’impossibilità di poter contare su economie di scala.
Mi auguro – conclude il presidente dell’Automobile Club Belluno – che quello di questo fine settimana sia l’ultimo aumento delle accise sui carburanti e che seguano piuttosto azioni di difesa e rilancio di tutto il comparto dell’auto, da sempre trainante per l’economia italiana. Ricordando, anche e soprattutto a Monti, che ogni anno lo Stato incassa oltre cento milioni di euro per l’accisa sul Vajont applicata alla benzina. Soldi che non ricadono sul nostro territorio”.