Venerdì 5 ottobre alle 20.30 alla scuola elementare di Pedavena appuntamento con Margherita Hack sul tema “Il futuro della scienza tra società, politica e religione”. L’atrio della scuola ospiterà tra le 300 e le 400 persone, le restanti potranno assistere all’incontro in videoproiezione da sala Guarnieri. Sabato 6 ottobre, durante la mattinata, la Hack incontrerà anche i ragazzi della scuola media di Pedavena. Organizzano il Comune di Pedavena, tramite l’assessorato alla cultura, e la biblioteca civica, il collaborazione con l’associazione astronomica Feltrina Rheticus.
Moderatore dell’incontro sarà Gabriele Vanin, presidente dell’associazione astronomica feltrina “G. J. Rheticus” che proprio dal 22 settembre ha preso residenza ad Arson nel nuovo osservatorio astronomico, affiancato da uno dei planetari più grandi del Veneto.
Margherita Hack nasce a Firenze il 12 giugno 1922, figlia unica di genitori teosofici e atea convinta. Già da piccola sviluppa uno spiccato amore per la natura e gli animali, scegliendo di condurre una vita votata alla dieta vegetariana. Da giovane pratica con successo vari sport, tra cui salto in alto e salto in lungo che le fanno vincere anche molte gare nazionali. Per tutta la vita coltiva la passione per l’attività fisica soprattutto in sella alla sua bicicletta, oltre che per gli studi di fisica. Nel 1944 sposa Aldo De Rosa, l’anno dopo si laurea in fisica a 22 anni nella sua città natale con una tesi sulle Variabili cefeidi (stelle che diventano periodicamente più o meno brillanti). Dal 1964 al 1992 è docente ordinario di astronomia all’Istituto di fisica teorica dell’università di Trieste, dove tuttora vive, e fino al 1987 ne dirige l’Osservatorio astronomico (dopo aver lavorato in quelli di Arcetri e Brera), prima donna in Italia a ricoprire una simile carica specializzandosi in spettroscopia stellare. Nel 1998 diventa docente emerito dell’università, ricoprendo dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997 la direzione del Dipartimento di astronomia. È membro dell’Accademia nazionale dei Lincei (fondata nel 1603, la più antica accademia scientifica del mondo) e in diverse occasioni partecipa a gruppi di lavoro di Esa (Agenzia spaziale europea) e Nasa. Dirige varie riviste scientifiche, tra cui “L’astronomia” che fonda lei stessa nel 1978. Le sue collaborazioni e pubblicazioni sono sterminate: l’ultimo libro uscito quest’anno è “Nove vite come i gatti”, preceduto da “La stella più lontana. Riflessioni su vita, etica e scienza”, “Il cielo intorno a noi”, “Perché sono vegetariana” e “La mia vita in bicicletta”. Come segno di riconoscimento per il suo indiscutibile contributo scientifico le viene intitolato l’asteroide “8558 Hack” (ex “1995 PC”). Personaggio di interesse pubblico, intraprende anche la carriera politica schierandosi apertamente con il Partito dei comunisti italiani, addirittura candidandosi alle elezioni regionali del 2005 in Lombardia e a quelle politiche del 2006 con lo stesso schieramento. Nel 2010 viene perfino eletta nel Lazio con la Federazione di sinistra per la circoscrizione di Roma. Alcune sue opinioni fanno ancora discutere, come il diritto all’eutanasia (tanto da portarla, nel 2011, a sottoscrivere il suo testamento biologico) o l’incontrovertibile ateismo. Sul tema controverso dell’energia nucleare si esprime a favore della ricerca, sebbene contro la costruzione delle centrali. Si dichiara inoltre a favore delle unioni omosessuali. “Amica delle stelle” per tutta una vita, Margherita Hack sarà protagonista di una serata aperta al pubblico e a ingresso gratuito in cui risponderà alle domande più variegate.