Ho letto le dichiarazioni rese dal Coordinatore del Pdl bellunese, Stefano Ghezze, in merito alle vicende vergognose che hanno coinvolto il Consiglio regionale del Lazio, e non posso non esprimere profondo disappunto su quanto asserito. Non si può generalizzare la questione. Se per “ladri di polli” si riferisce ai consiglieri del Lazio, allora è bene chiamarli col loro nome: “delinquenti” ed a… “candidarli” ci penserà, ora, la Magistratura. Se, invece, Ghezze si riferisce ad esponenti bellunesi del Pdl come “ladri di polli”, allora ritengo ciò un’offesa gratuita e generica che va rigettata invitandolo a procedere ed a fare nomi e cognomi, oltrechè chiarezza. Diversamente, come tesserato del Pdl bellunese, con un passato da consigliere provinciale, assessore e consigliere comunale, mi ritengo profondamente indignato da tale accuse.
Antonio Marrone