Il sindaco, Jacopo Massaro, ha presentato ieri ai sindacati e alle RSU di Dolomitibus una proposta rispetto al futuro dell’azienda locale, alla quale anche Ratp Dev, il socio privato, che ha presentato un’offerta d’acquisto, e i sindacati guardano positivamente. Una soluzione che, a fronte della vendita delle quote comunali di Dolomitibus e preservando il bilancio comunale, può mantenere il ruolo pubblico nell’azienda e tutelare i lavoratori.
Palazzo rosso si è trovato in questi mesi nella scomoda situazione di chi è con le spalle al muro: pur non condividendo l’idea di vendere le proprie quote, a seguito di un’accurata verifica finanziaria e anche a fronte della spending review, il Comune non può assolutamente recedere dalla vendita, in quanto l’entrata è già stata messa a bilancio dalla precedente amministrazione. I 2.200.000 euro previsti in arrivo entro la fine dell’anno, sono infatti una delle colonne portanti dell’equilibrio di bilancio. Da mesi a Palazzo rosso si stanno studiando possibili scenari per uscire da questa empasse e la soluzione presentata potrebbe costituire una via d’uscita.
Spiega il sindaco, Jacopo Massaro: “Con l’acquisto delle quote del Comune, (10,60%), il socio privato, sommandovi il proprio 39,50%, arriverebbe al 50, 1%, cioè alla maggioranza sul 49,90 della Provincia. Ma se – questa è la nostra proposta – Ratp Dev cedesse alla Provincia lo 0,1%, si ristabilirebbe la parità, con entrambi i soci al 50% e conseguente salvaguardia del valore delle quote della Provincia.
A questo punto, i due soci potrebbero ripartirsi le competenze, con Ratp Dev in maggioranza nel Cda (3/5) e la Provincia in maggioranza nel Collegio dei Revisori (2/3), gestendo il privato la parte gestionale e il pubblico la parte di controllo”.
“Si tratta di salvare il ruolo pubblico all’interno di una società che deve gestire il trasporto, appunto, pubblico” – continua Massaro – “II Comune non ha possibilità economica di trattenere le quote e anche se lo facesse, mandando a gambe all’aria il bilancio, dovrebbe comunque farlo nel giro di un anno, quando la normativa imporrà agli enti pubblici di mantenere le partecipazioni in una sola società. Quindi appare più lungimirante un accordo come quello proposto, che, data la partecipazione pubblica, garantirebbe una maggiore tutela dei lavoratori. Ratp Dev sembra essere d’accordo su questo tipo di assetto e anche i sindacati e le RSU di Dolomitibus hanno considerato con favore l’ipotesi”.