Alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni dei Comuni di Belluno e di Feltre, si è tenuta lunedì alle ore 11.00 in Sala Giunta a Palazzo Rosso, sede del Comune di Belluno, la conferenza di presentazione di Sguardi, festa/vetrina del Teatro Contemporaneo Veneto.
Il messaggio di saluto da parte dell’Onorevole Marino Zorzato Vice Presidente Assessore alla Cultura della Regione del Veneto è stato letto dal Coordinatore Artistico della manifestazione, Paolo Bonaldi, che ha successivamente illustrato il programma della festa/vetrina, che avrà inizio mercoledì 19 settembre con il convegno nazionale dal titolo RESIDENZE TEATRALI, DALLA SPECIFICITÀ DEI TERRITORI UNO SGUARDO AL FUTURO, alle ore 14.30 presso la sede dell’Archivio di Stato di Belluno.
Inoltre Bonaldi ha illustrato l’idea di realizzare un’attività permanente, che cominci subito dopo questo festival, in preparazione all’edizione successiva, composta da incontri, tutoraggi, lezioni, corsi attraverso i quali professionisti del settore – dai registi, ai drammaturghi, ai direttori di luci – mettano a disposizione dei giovani artisti le loro competenze e professionalità.
Il presidente della PPTV – associazione Produttori Professionali Veneti -, Labros Mangheras, è intervenuto, entrando nello specifico rispetto all’organizzazione della Festa/Vetrina:
“La terza edizione di Sguardi Festa/Vetrina del Teatro Contemporaneo Veneto organizzata dalla PPTV Produttori Professionali Teatrali Veneti con la Regione del Veneto e con il patrocinio dei Comuni di Belluno, Feltre, Ponte nelle Alpi e della Fondazione Dolomiti UNESCO, abita i luoghi di Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi.
Dopo le prime due edizioni a Padova e a Venezia, si riconferma e si amplifica limpegno della PPTV nei confronti del Teatro Veneto che agisce nei territori e da essi trae suggestioni artistiche e organizzative, dando vita a modelli originali in cui la produzione accompagna un lavoro culturale diffuso e socialmente imprescindibile per il territorio di riferimento.
Modelli di Residenza che traducono il lavoro artistico in linfa per la comunità, atto condiviso con la comunità, pensiero che produce cultura e progresso dei luoghi e delle persone. Geografie nuove, le Residenze per il Teatro Italiano, modello innovativo e sostenibile, sponda necessaria, che non solo fronteggia la crisi delloggi, ma che fotografa e ridisegna il teatro di domani. Su questo tema si aprirà con il convegno SGUARDIlab Incontro Nazionale: Residenze teatrali, dalla specificità dei territori uno sguardo al futuro ledizione bellunese della Festa/Vetrina del Teatro Contemporaneo Veneto, che assieme alla rinnovata e fattiva partecipazione della Regione del Veneto, acquista questanno la convinta partnership dei Comuni di Belluno, Feltre, Ponte nelle Alpi e quella della Fondazione Dolomiti UNESCO. Nel magnifico territorio dolomitico, patrimonio dellUmanità, nei suoi luoghi e nei suoi teatri Sguardi propone infatti il suo innovativo itinerario teatrale che tesse tra loro spettacoli e performance prodotti dalle strutture professionali della Regione del Veneto, proponendoli allo sguardo degli operatori, dei critici, dei direttori di Festival e Teatri a livello nazionale, al fine di promuovere il confronto artistico, la crescita e lo sviluppo del mercato per il Teatro Veneto. Lobiettivo che lAssociazione dei Produttori Professionali Teatrali del Veneto persegue con il progetto Sguardi è infatti quello primario di dare unimportante occasione di visibilità alle produzioni teatrali venete, sostenendo non solo il lavoro delle compagnie associate alla PPTV, ma estendendo linvito, con particolare attenzione ai giovani, a tutte le esperienze professionali diffuse sul territorio regionale. Un progetto intento a creare legami, che desta sempre maggiore interesse. Ad attestarlo il corposo numero di artisti e compagnie venete che hanno inviato richiesta di partecipazione 54 compagnie di cui 9 under 30 – tra le quali la commissione artistica, coordinata da Paolo Bonaldi, ha operato le sue scelte con la consueta attenzione e sensibilità, privilegiando con uno sguardo trasversale forme tra loro differenti, tutte caratterizzate da un approccio innovativo e professionale alla grammatica della scena. Un teatro vivo, dal punto di vista drammaturgico e performativo, che accoglie dagli spettacoli per i più giovani, al teatro di parola e di animazione fino alle performances di ricerca e di teatro danza.
La PPTV si pone pertanto nuovamente, grazie a Sguardi, quale soggetto promotore di cultura, di aggregazione, di sinergie artistiche volte a sviluppare nuove e trasversali strategie produttive, mentre rivisita il Veneto, le sue città, le sue risorse artistiche e architettoniche, come anche la nuova sezione occhio al territorio esemplifica, unendo nel suo sguardo, location e artisti delle città ospiti. Città che divengono protagoniste di una Festa teatrale, che con le sue suggestioni ed i suoi svariati spunti di riflessione, sa tracciare legami e prospettive future per un settore produttivo importante quale quello culturale.”
SGUARDI Belluno, Feltre, Ponte nelle Alpi 19 20 21 22 settembre 2012
Sguardi anno zero Padova, anno uno Venezia, anno due Belluno. Una terza edizione che riconferma ed amplifica l’impegno della PPTV nei confronti del Teatro Veneto che agisce nei territori e da essi trae suggestioni artistiche e organizzative, dando vita a modelli originali in cui la produzione accompagna un lavoro culturale diffuso e socialmente imprescindibile per il territorio di riferimento.
Modelli di Residenza che traducono il lavoro artistico in linfa per la comunità, atto condiviso con la comunità, pensiero che produce cultura e progresso dei luoghi e delle persone.
Geografie nuove le Residenze per il Teatro Italiano, modello innovativo e sostenibile, sponda necessaria, che non solo fronteggia la crisi dell’oggi, ma che fotografa e ridisegna il teatro di domani. Su questo tema si aprirà con il convegno SGUARDIlab Incontro Nazionale: Residenze teatrali, dalla specificità dei territori uno sguardo al futuro l’edizione bellunese della Festa/Vetrina del Teatro Contemporaneo Veneto, che assieme alla rinnovata e fattiva partecipazione della Regione del Veneto, acquista quest’anno la convinta partnership dei Comuni di Belluno, Feltre, Ponte nelle Alpi e quella della Fondazione Dolomiti Unesco.
Nel magnifico territorio dolomitico, patrimonio dell’Umanità, nei suoi luoghi e nei suoi teatri Sguardi propone infatti, quest’anno, il suo innovativo itinerario teatrale che tesse tra loro spettacoli e performance prodotti dalle strutture professionali della Regione del Veneto, proponendoli allo sguardo degli operatori, dei critici, dei direttori di Festival e Teatri a livello nazionale, al fine di promuovere il confronto artistico, la crescita e lo sviluppo del mercato per il Teatro Veneto.
L’obiettivo che l’Associazione dei Produttori Professionali Teatrali del Veneto persegue con il progetto Sguardi è infatti quello primario di dare un’importante occasione di visibilità alle produzioni teatrali venete, sostenendo non solo il lavoro delle compagnie associate alla PPTV, ma estendendo l’invito, con particolare attenzione ai giovani, a tutte le esperienze professionali diffuse sul territorio regionale. Un progetto intento a creare legami, che desta sempre maggiore interesse. Ad attestarlo il corposo numero di artisti e compagnie venete che hanno inviato richiesta di partecipazione – 43 gruppi e 9 under 30 – tra le quali la commissione artistica, che ringrazio, ha operato le sue scelte con la consueta attenzione e sensibilità, privilegiando con uno sguardo trasversale forme tra loro differenti, tutte caratterizzate da un approccio innovativo e professionale alla grammatica della scena. Un teatro vivo, dal punto di vista drammaturgico e performativo, che accoglie dagli spettacoli per i più giovani, al teatro di parola e di animazione fino alle performances di ricerca e di teatro danza.
La PPTV si pone pertanto nuovamente, grazie a Sguardi, quale soggetto promotore di cultura, di aggregazione, di sinergie artistiche volte a sviluppare nuove e trasversali strategie produttive, mentre rivisita il Veneto, le sue città, le sue risorse artistiche e architettoniche, come anche la nuova sezione occhio al territorio esemplifica, unendo nel suo sguardo, location e artisti delle città ospiti. Città che divengono protagoniste di una Festa teatrale, che con le sue suggestioni ed i suoi svariati spunti di riflessione, sa tracciare legami e prospettive future per un settore produttivo importante quale quello culturale.
Labros Mangheras – Presidente PPTV Produttori Professionali Teatrali Veneti
Mi è gradito porgere il saluto della Regione del Veneto e mio personale a questa terza edizione di Sguardi, Festa e Vetrina del Teatro Contemporaneo Veneto, una manifestazione ideata dall’Associazione Produttori Professionali Teatrali Veneti che, in virtù di un programma di alto livello qualitativo, conferma le grandi capacità creative della produzione professionale nella nostra Regione.
La creatività, cioè la capacità di rielaborare e rileggere la storia, la cultura e la tradizione, rappresenta il nucleo dell’attività teatrale, un’attività che più di ogni altra affonda le proprie radici nell’esperienza, nel vissuto e nell’immaginario di ogni uomo.
La Regione del Veneto sostiene questa grande capacità creativa e riconosce nella sperimentazione e nell’innovazione dei valori da condividere con tutti quei soggetti, pubblici e privati, che in una logica di rete promuovono lo sviluppo del teatro contemporaneo e la sua diffusione nel territorio.
Gli ampi consensi raccolti nel corso delle precedenti edizioni dimostrano la capacità dei promotori di costruire un programma di attività in grado di offrire al pubblico e agli operatori uno sguardo d’insieme sulla produzione teatrale veneta, dal teatro ragazzi alla prosa, dalla ricerca alle performances e rappresenterà una straordinaria occasione di incontro e di aggregazione fra gli artisti.
La Regione ha condiviso i contenuti e le finalità di questo progetto, avviato dall’Associazione Produttori Professionali Teatrali Veneti che, attraverso il teatro, guarda al futuro per offrire al territorio veneto nuove occasioni e nuove opportunità culturali.
On. Marino Zorzato Vice Presidente – Assessore alla Cultura Regione del Veneto
Ospitare Sguardi, giunto ormai al suo terzo appuntamento, assume oggi un particolare significato per Belluno, che apre le porte ad una rassegna significativa e stimolante non soltanto sul versante dei contenuti ma anche e soprattutto su quello metodologico.
Se è innegabile che il periodo di crisi che stiamo attraversando richiede con urgenza un ripensamento radicale degli stili di vita e di pensiero che ci hanno guidati negli ultimi decenni, ritengo che l’arte possa giocare un ruolo fondamentale in questo senso.
L’artista contemporaneo, prima di essere un artefice, è un visionario, è colui che riesce a guardare il quotidiano da punti di vista e con sguardi insoliti. L’artista è anche colui che svela, rivela, trasferendo ad altri il suo modo di guardare il mondo.
Ed è proprio il teatro, spazio di incontro e interazione fra tutte le arti e simultaneamente, per sua stessa essenza, occasione di dialogo e di comunicazione con un pubblico, a potersi proporre come luogo ideale per riflessioni e progettualità nuove.
Dopo le esperienze di Padova e Venezia, è Belluno quest’anno ad accogliere Sguardi.
Sguardi che, partendo dalle esperienze più significative di Compagnie Professionali Venete ed investendo gli spazi della città, si estendono ai territori limitrofi di Feltre e Ponte nelle Alpi, per proiettarsi ben oltre i confini regionali.
Sguardi i quali, confrontandosi e proponendo nuove occasioni di incontro e sinergia fra Istituzioni, pubblico ed operatori del settore, aprono fra l’altro spazi di riflessione su diverse modalità di intendere il teatro stesso e il suo rapporto col territorio.
Alla luce della situazione particolarmente critica che si è venuta delineando negli ultimi anni nella nostra città specie nel settore culturale/teatrale, auspico fortemente che occasioni di questo tipo possano contribuire a delineare modi e spazi rinnovati di progettazione, condivisione e confronto sulle tematiche fondamentali della cultura.
Claudia Alpago Novello Assessore alla Cultura Comune di Belluno
Mi fa piacere che gli organizzatori della seconda edizione di Sguardi, Festival del Teatro Contemporaneo Veneto, abbiano scelto Feltre per la loro vetrina delle novità teatrali della nostra regione. Infatti, la proposizione e la promozione dello spettacolo teatrale mi stanno molto a cuore e tra i miei impegni prioritari vi è quello di portare a conclusione i lavori per rendere utilizzabile in tutta la sua potenzialità il Teatro de la Sena, ma accanto a questo dare il giusto rilievo alle attività teatrali e, in primis, a quelle più significative che provengono dal territorio.
Per l’occasione ricordo solo alcuni aspetti del mondo teatrale che ci onorano: Carlo Goldoni nel nostro teatro, negli anni 1779-1780, mise in scena due suoi primi intermezzi, tra gli autori teatrali più conosciuti a livello nazionale si annoverano Gino Rocca e Libero Pilotto. In tempi più recenti, emerge su tutti la figura di Sisto Dalla Palma. Il lavoro che egli ha svolto per il teatro come docente, come fondatore e presidente del CRT di Milano, come promotore di iniziative teatrali, è noto a tutti. Forti di questi, per altro non esaustivi esempi, possiamo ben dire che vi è un cuore teatrale che pulsa a Feltre e che aspetta nuove energie e nuovi stimoli.
Il festival Sguardi si presenta con queste premesse, considerata la sua ricognizione di proposte che poi lo stesso territorio, ma anche un ambito maggiore, dovranno recepire. Questo confronto feltrino sarà un’occasione per anticipare ai nostri cittadini qualche spettacolo e quindi per far loro conoscere cosa si muove di nuovo dietro i sipari, dietro le quinte.
Penso che saranno momenti ricchi di emozioni e di progetti, per questo auguro a tutti un buon lavoro e una buona permanenza nella nostra città.
Paolo Perenzin Sindaco – Assessore alla Cultura Comune di Feltre
L’Amministrazione Comunale di Ponte nelle Alpi ringrazia l’Associazione Produttori Professionali Teatrali Veneti per aver scelto il Piccolo Teatro G. Pierobon di Paiane e la comunità pontalpina come una delle sedi per questa nuova edizione di Sguardi, Festival del Teatro Contemporaneo Veneto, progetto di ampio respiro sostenuto dalla Regione Veneto che ha come linea guida la valorizzazione delle migliori realtà produttive del territorio veneto.
Un interessante e forse unico momento di confronto tra pubblico, critici, compagnie, artisti nazionali ed europei. È un’occasione culturale imperdibile, un elemento per veicolare la conoscenza della nostra Provincia in questi momenti di incertezza e ricerca di identità.
Il Teatro G. Pierobon ha una lunga ed importante tradizione di promozione culturale e teatrale, ospita rassegne e stagioni di pregevole livello che si fregiano del patrocinio sia della Regione del Veneto sia del Ministero per i Beni Culturali.
Ponte nelle Alpi è la porta d’ingresso alle Dolomiti Bellunesi, patrimonio dell’Unesco, così come il Teatro è significativamente patrimonio dell’Umanità, sia per la difesa e la conservazione delle culture, sia come straordinario mezzo di ogni pensiero umano.
Un grazie quindi all’Associazione PPTV: la montagna bellunese con Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi si appresta a far germogliare i frutti migliori del teatro.
Paolo Vendramini Vice Sindaco – Assessore alla Cultura Comune di Ponte nelle Alpi
Mi auguro che quest’anno a Belluno, Ponte nelle Alpi e Feltre, le località che ospiteranno il 19, 20, 21, 22 settembre gli spettacoli per la Festa/Vetrina Sguardi 2012, avvenga un approfondimento e uno sforzo, per fare scaturire da questa vetrina un’attività permanente volta ad una crescita della produzione professionale veneta, sia sul piano artistico che su quello organizzativo, evidenziando le diffuse esperienze di residenza teatrale che connotano l’impegno territoriale delle compagnie venete. Questa assunzione di responsabilità, queste attività permanenti che potrebbero partire dalla conclusione della Festa/Vetrina di Sguardi 2012 e concludersi con la realizzazione della successiva, a Vicenza o a Verona che sia, vuole rappresentare per la coordinazione artistica del festival un impegno per passare da una funzione in gran parte critica/sperimentale della realtà teatrale veneta ad una operativa elaborazione di progetti e proposte, tutte volte ad evidenziare e realizzare una serie di momenti di incontro e di lavoro con le realtà teatrali che sostengono la PPTV, le associazioni e le compagnie che materialmente, in collaborazione con la Regione Veneto, danno vita alla Festa/Vetrina Sguardi. Quello che vorrei, tornando all’oggi, è che lo spettatore venga emozionato dalla visione di uno spettacolo di qualità, un evento corretto anche dal punto di vista della grammatica teatrale, nel quale Emozione e Qualità di disegno svaniscono per lasciar posto allo spettacolo e ai sogni di cui siamo fatti. Il coordinamento artistico, ma direi meglio tutto Sguardi, ha fatto delle scelte a partire dal materiale arrivatoci che lo spettatore giudicherà. L’intreccio dunque tra selezione delle proposte e l’impegno di una attività permanente dovrebbe liberarci, in futuro, dalla visione in DVD dello spettacolo o del progetto proposto, spesso pieno di movimenti di macchina, primi piani e dettagli che lo spettatore, durante lo spettacolo, per evidenti ragioni oggettive, non vedrà, per passare ad una visione dal vivo dello spettacolo da prendere in considerazione, possibilmente con il pubblico giusto per quell’evento.
Ringrazio in anticipo il pubblico che ci seguirà a Belluno, Ponte nelle Alpi e Feltre e quanti con il loro lavoro e il loro impegno hanno, anche quest’anno, reso possibile questo evento che mi auguro possa assumere sempre più peso e presa nella realtà culturale della Regione Veneto che ne è coproduttrice. Grazie ancora.
Paolo Bonaldi Coordinatore Artistico
Mercoledì 19 settembre ore 14.30 Archivio di Stato, Belluno Convegno SGUARDIlab – Incontro Nazionale
RESIDENZE TEATRALI, DALLA SPECIFICITÀ DEI TERRITORI UNO SGUARDO AL FUTURO
L’Incontro Nazionale promosso nell’ambito del Convegno SGUARDIlab, connesso alla terza edizione di Sguardi, intende analizzare le esperienze di Residenza già realizzate in varie Regioni italiane, evidenziandone tutti quegli elementi di positività così come quelli di criticità emersi nel rapporto tra Amministrazioni Pubbliche – Comuni, Province, Regioni – e compagnie professionali, strutture che hanno attuato questo modello di gestione dei teatri, a livello nazionale. Verificare, attraverso un pomeriggio di studio e riflessione condivisa le caratteristiche di sostenibilità, innovazione e sviluppo dei territori connesse alla Residenza per progettare insieme sviluppi futuri, declinando il modello a seconda dei differenti contesti, affinché, a partire dalla specificità dei territori, sia possibile prefigurare fattivamente il futuro normativo del sistema teatrale regionale e nazionale.
mercoledì 19 settembre ore 20.30 Teatro Comunale, Belluno
Barabao Teatro VII: NON RUBARE con Mirco Trevisan, Ivan Di Noia, Romina Ranzato, Cristina Catto
regia Matteo Destro: scenografia Francesco Di Noia; canzoni Francesco Basso; arrangiamenti vocali Camilla Ferrari; costumi Manola Talato; tecnico audio-luci Luca Favretto.
Una banda di ladri si riunisce per il colpo del secolo alla Diamond Center, l’inviolabile Fort Knox di Anversa. Ladri dalla scorza comica, talvolta crudele o cinica. Tutti in grado però di rivelare un lato più sensibile, ciascuno con un proprio contrappunto sentimentale.
Questo thriller teatrale prende le mosse proprio dal verbo rubare e indaga a 360 gradi, per scardinare stereotipi e sollevare interrogativi. Canzoni e beat box accompagnano il complicarsi di una trama che, ammiccando al poliziottesco e alla tragicommedia, al fumetto e al noir, giunge ad insinuare in noi tutti un dubbio insolvibile: davvero c’è chi non ruba mai?
Barabao Teatro nasce nel 2003, produce spettacoli di teatro ragazzi e prosa e gestisce l’organizzazione di eventi e rassegne. Nel 2008 realizza il progetto Nati per leggere in collaborazione con il Bacino Bibliografico della Saccisica e per la Stagione 2012/13 organizza il Festival di Teatro e Lettura per ragazzi Scenari di Carta in collaborazione con RetEventi di Padova. Produzioni: Aspettando Ercole (2010) liberamente tratto dall’Anfitrione di Plauto, tragicommedia musicale in maschera, VII: Non rubare (2011) thriller teatrale, che gioca con i codici del noir e del fumetto, entrambi per la regia Matteo Destro; Patatrak (2012) calamità naturali e risate, istruzioni per l’uso e numeri da circo attraverso personaggi e storie ispirati alla Protezione Civile, ideazione e regia di Ted Keijser.
www.barabaoteatro.it
giovedì 20 settembre ore 11.00 Sala Teatro Giovanni XXIII, Belluno
Viva Opera CIrcus/Compagnia Franceschini
VANGELO
testo e drammaturgia Gianni Franceschini, Vincenzo Todesco
con Gianni Franceschini
regia Vincenzo Todesco
musiche eseguite dal vivo Marco Remondini
direttore di scena Gianni Volpe
In un tempo non tempo, in un luogo non luogo, forse sotto il tendone di un circo, un essere umano-attore-clown accompagnato da un altro pagliaccio musicista, si fa voce corpo, maschera, nella moltitudine dei suoi volti. Voce scandita secondo le stazioni della scrittura dell’evangelista Matteo, in un susseguirsi di quadri visivi. Lo spettacolo è un viaggio all’interno dell’universo popolare dal quale sorge il mito di Gesù: raccontato nei suoi volti, nei suoi canti, nelle sue gioie, nelle sue sofferenze. Chiama a scelte difficili, impervie. Affascina e intimorisce. La sua indignazione, il suo coraggio e la sua bellezza morale non hanno tempo; sono il motore della vicenda mitica, sono attuali oggi come lo erano allora.
Viva Opera CIrcus/Compagnia Franceschini è tra i soci fondatori di ASTRA, Associazione Nazionale Teatro Ragazzi e fa parte di PPTV Produttori Professionali Teatro Veneto.
Il suo lavoro artistico si connota stilisticamente attorno alla figura di Gianni Franceschini, attore regista e pittore che basa la propria forza espressiva sulla semplicità degli elementi scenici e sull’integrazione di differenti linguaggi espressivi, in particolare pittura e musica eseguite dal vivo sulla scena. I suoi spettacoli, diffusi in Italia e all’estero, sono il risultato di una costante ricerca. Tra le collaborazioni più recenti segnaliamo quelle con il regista e autore Vincenzo Todesco e con il maestro Marco Remondini, di cui Vangelo è espressione.
Sul territorio locale Viva Opera CIrcus organizza una rassegna di teatro famiglie e serale.
www.vivaoperacircus.it
giovedì 20 settembre ore 12.30 Piccolo Teatro G. Pierobon, Ponte nelle Alpi
Daniele De Rossi
I DEMONI DEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
con Daniel De Rossi e Jessica Zanella
drammaturgia e regia Daniel De Rossi
Siamo sempre stati affascinati dalla figura di Alice, che ruzzola nella tana del Bianconiglio e inizia la sua meravigliosa avventura. Il romanzo di Lewis Carroll ha in sé i germi di qualcosa di viscerale, di sanguigno. Quello che non sappiamo è chi fosse veramente il suo autore. E chi fosse davvero Alice. Soprattutto, quali siano i meccanismi che regolano un regno tanto strano quanto pericoloso. Chi ne muove i fili? Chi schiaccia i pulsanti?
Attraverso sproloqui e domande astruse, e attraverso il rapporto morboso e incerto tra Alice e un suo possibile carceriere, un Demone, verranno a galla i segreti di un uomo tanto discusso, Lewis Carroll, capace di dare vita a una Favola immortale, ma anche di creare una prigione eterna. Soprattutto, capace di portarsi nella tomba i dubbi sulla sua presunta pedofilia. Chi era Lewis Carroll? E chi era davvero Alice Liddell?
Daniel De Rossi, nato nel 1979 a Venezia, si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine nel 2008. Vive tra Roma e Venezia.
Jessica Zanella, nata nel 1983 a Cittadella (PD), si diploma presso Accademia Palcoscenico, Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Stabile del Veneto diretta dal Maestro Alberto Terrani nel 2008. Vive tra Roma e Padova.
Pur provenendo da percorsi diversi, hanno la stessa predilezione per i personaggi complessi, combattuti, dubbiosi, contradditori, e trovano nella storia di Alice e Lewis Carroll un terreno fertile per la sperimentazione e la ricerca. I Demoni del paese delle Meraviglie è il loro primo spettacolo insieme.
SEZIONE COLPO D’OCCHIO
giovedì 20 settembre ore 15.00 Piccolo Teatro G. Pierobon, Ponte nelle Alpi
SlowMachine
VIDEODRAN
ideazione, regia, video Rajeev Badhan
drammaturgia Elena Strada
con Eliseo Cannone, Elena Strada, Matteo Menegaz e Rajeev Badhan
musiche Michele Braga e Enrico Ficco
VideoDran è un paradosso.
Secondo Aristotele la parola δρᾶν “drán”, parola dorica che significa fare/agire, è l’origine della parola dramma. VideoDran è quindi un video-dramma, un video che è dramma in senso teatrale, tragico. Il paradosso si sviluppa nella fissità di più schermi in relazione con l’agire degli attori. In scena un tavolo, tre televisori, un bambino e due attori, in una esplorazione-elaborazione di nuovi linguaggi artistici e recitativi. La riflessione di VideoDran, emerge dalla necessità d’indagare il rapporto tra Uomo e multimedialità, l’educazione mediata delle generazioni future. Una schizofrenia indotta tra l’umano e l’immagine di esso.
SlowMachine nasce alla fine del 2011 dalla collaborazione tra Rajeev Badhan, Elena Strada e Eliseo Cannone e lavora sulla contaminazione tra teatro, arti visive e cinema.
SEZIONE COLPO D’OCCHIO
giovedì 20 settembre ore 15.30 Piccolo Teatro G. Pierobon, Ponte nelle Alpi
Teatro all’insegna dell’orso in peata
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
Per baracca e burattini
di Carlo Goldoni
con Linda Bobbo, Maria Ghelfi, Valentina Recchia, Marika Tesser, Antonella Zaggia
ideato e costruito da Antonella Zaggia e Piermario Vescovo
aiuto regia Michela Degano
Un Servitore in versione da camera, interpretato da cinque donne.
La pretesa è di riscoprire qualcosa della pièce goldoniana, soprattutto della sua meccanica scenica ad orologeria, che si sostanzia qui in una macchina, una baracca su ruote che contiene e genera spazi e, soprattutto, il vorticoso procedere dell’azione fino alla reinvenzione goldoniana di un complicato servizio ai tavoli di Truffaldino per il pranzo dei suoi due padroni, ignari uno dell’altro.
Più che un’esile trama per imbandire lazzi e improvvisazioni, il Servitore di due padroni ci è sembrato una raccolta di cover, quelle canzoni che tutti conoscono, che i cantanti, e non solo i grandi, provano a reinterpretare.
Il gruppo nasce a Venezia nel 1988. Ha prodotto negli anni 18 spettacoli per attori, burattini e altro.
www.teatrodellorsoinpeata.blogspot.it
giovedì 20 settembre ore 17.00 Teatro Comunale, Belluno
Vasco Mirandola
UNA TESTA PIENA DI FARFALLE
Spettacolo diversamente comico
di e con Vasco Mirandola
elementi scenici Marisa Merlin
luci Luca Diodato
costume suggerito da Claudia Fabris
collaborazione musicale Alberto Polese, Giorgio Gobbo, Sergio Marchesini
adattamento teatrale Vasco Mirandola
Un signore stralunato si lascia andare a sfoghi umorali, medita sulla vita, l’amore, la morte, l’aldilà, l’aldiqua. Travolti da un linguaggio pieno di scontri ci si addentra via via nel registro della stramberia in una dimensione surreale, metaforica, piena di stravaganza e lunaticità. Un monologo in equilibrio tra comicità e nevrosi, uno strampalato fantasticare che sfiora i confini del surreale con ramate di poesia, in un turbinio che lascia a terra e nell’aria briciole di umanità. Un omaggio a quegli scrittori emiliani (R. Baldini, U. Cornia, P. Nori, D. Benati, E. Cavazzoni, C. Zavattini), che con ironia, sana follia e poetica visionarietà, sanno cogliere lo storto, l’assurdo e gli sfarfallamenti della quotidianità.
Vasco Mirandola, attore, vive a Padova. Ha lavorato in televisione, teatro, cabaret, nel cinema (tra cui premio Oscar con Mediterraneo di Gabriele Salvatores, con Carlo Mazzacurati ne Il Toro e ne Il Prete Bello). Ha pubblicato tre libri di poesie: Non urlare che mi rovini il prezzemolo, Il solito tram tram il 16 il 16, Carpe diem trote gnam. Ha lavorato nell’ambito del disagio in Italia e all’estero. Nelle sue produzioni artistiche unisce linguaggi diversi, collaborando con danzatori, musicisti, scultori, videomaker, scrittori, poeti. È nel coordinamento di lettori del Veneto LeggereperLeggere che promuove vetrine, festival, progetti legati ai libri e alla lettura nel territorio.
www.vascomirandola.it
giovedì 20 settembre ore 19.00 Sala Teatro Giovanni XXIII, Belluno
Teatro Scientifico
SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO
di Fëdor Dostoevskij
traduzione, adattamento e regia Francesco Laruffa
con Francesco Laruffa
musiche Handel, Bach, Mozart, Vivaldi
aiuto regia Veronica Renda
collaborazione alle scene Enrico Pulsioni
fonica e luci Astrid Jatosti
effetti sonori Jacopo Dell’Unto
produzione Teatro Scientifico – Teatro/Laboratorio
Il racconto di Dostoevskij è una lucida e possente parabola che va dritta al cuore della natura umana. Il protagonista, la notte in cui decide di uccidersi, si addormenta, sogna il suo suicidio e, dopo la morte, un’altra vita su di un pianeta identico al nostro, una sorta di Eden in cui gli uomini vivono in un’armonia assoluta. Ma in sogno accadrà qualcosa che, una volta sveglio, cambierà la sua esistenza…
Il regista Laruffa è partito da un’immagine che voleva rappresentasse una costrizione, una impossibilità: “Ho provato a realizzarla legando il protagonista per tutta la durata dello spettacolo ad una sorta di lapide/sudario, luogo ancestrale, immutabile, metafora dei limiti della condizione umana”.
Il Teatro Scientifico – Teatro/Laboratorio, struttura stabile di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha vissuto varie trasformazioni, ma è restato fedele alla pratica di un teatro d’innovazione e di ricerca antropologica. La compagnia è presente dal 1969 a Verona, dove gestisce il Teatro Laboratorio, nel territorio regionale e nazionale, oltre che avere al suo attivo numerose tournée all’estero. Orienta la propria produzione verso la drammaturgia contemporanea, reinterpreta testi classici, realizza progetti artistici e di formazione rivolti alle giovani generazioni, organizza rassegne ed eventi in collaborazione con Comuni del territorio, Associazioni ed Enti pubblici e privati.
www.teatroscientifico.com
giovedì 20 settembre ore 20.30 Teatro Comunale, Belluno
Citepò
SOGNI E FAGOTTI
con Giorgio Coppone, Maria Luisa D’Introno, Giulia Pizzimenti, Mattia Macchelli, Clio Abbate, Luca Deiana
regia Maria Luisa D’Introno e Giulia Pizzimenti
Questa è la storia di una migrazione mai avvenuta che ha l’ambizione di avere in sé il ricordo e il sapore dei vecchi migranti del mondo. Non più soltanto quelli che vanno dal
sud al nord del mondo, ma tutti quelli che si trovano a dover rivedere valori e loro
desideri, a vivere un’esistenza sospesa in cui l’individuo è costretto a ogni stratagemma per sopravvivere e sperare. Attraverso le voci di personaggi simbolici si animano tante storie, ogni storia ha il nome di un luogo, una campagna della Sicilia, una città americana. L’insieme dei ricordi è un melange aspro e ironico, divertente e disperato. Certo più melodico, dolce, denso di atmosfere, di sogni, di malinconie del reale. Ci preoccuperemo soltanto dei veri protagonisti senza speranza e, forse, senza memoria.
I Citepò si incontrano e studiano presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone, dove cominciano, a dare forma ad una comune idea di teatro, aperta alle contaminazioni e alla creatività delle arti del circo contemporaneo. Nasce così il loro primo lavoro, Sogni e Fagotti, che porta in scena le storie di un gruppo di migranti verso un – volutamente – indefinito mondo nuovo, terra verso la quale vengono proiettate speranze e paure, attraverso un’eterogenia di linguaggi che vanno dal canto, alle lingue dialettali, all’acrobatica aerea. Lo spettacolo partecipa allo Zoom Festival al Teatro Studio di Scandicci, dove la compagnia lavora con Giancarlo Cauteruccio ad un progetto di alta formazione, QPT, nel corso del quale verrà creato e prodotto lo spettacolo Voce off corpo in: immersioni.
www.citepo.com
SEZIONE OCCHIO AL TERRITORIO
giovedì 20 settembre ore 22.30 BL.itz, via Mezzaterra 56, Belluno
BL.ITZ CONCERTO
Il BL.itz è uno spazio sociale autogestito al centro della città di Belluno. Un luogo che da cinque anni è attraversato da molte esperienze e percorsi, che vuole arricchire e far vivere Belluno portando esperienze sempre nuove e creando un luogo di discussione culturale, sociale e politica. Qui si potranno degustare prodotti tipici e ascoltare buona musica accompagnati dalle note dei Ravioli Giganti un gruppo che fonde artisti Bellunesi dalla lunga esperienza musicale a giovani talenti, un tuffo nella poesia del folk rock degli anni ’60/’70.
venerdì 21 settembre ore 10.00 Teatro Comunale, Belluno
Tam Teatromusica
CANTO DELL’ALBERO
Ispirato a L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono
ideazione Michele Sambin e Flavia Bussolotto
con Flavia Bussolotto
suoni, immagini, regia Michele Sambin
luce, suono, pittura digitale dal vivo Alessandro Martinello
Una figura femminile si muove in un luogo deserto e vorrebbe fare qualcosa per cambiarlo. Ogni azione umana ha una conseguenza sulla natura, può determinare la nascita di un bosco o lasciare che il deserto domini. La giovane donna decide di creare una foresta, si trasforma essa stessa in pianta, in Madre Natura, quasi sempre benigna, a volte, per sua essenza, maligna. Nei piaceri e nelle difficoltà che accompagnano la crescita degli alberi, il piccolo spettatore riconosce se stesso, le proprie paure e gioie, i propri desideri, si trova a fare un percorso di avvicinamento a un altro da sé molto importante, per rispettare il mondo vegetale in tutte le sue forme e viverne con pienezza il potenziale simbolico.
In occasione dell’Anno Internazionale delle foreste proclamato dall’ONU nel 2011, questo spettacolo, ideato nel 1998, è riproposto in un nuovo allestimento digitale.
Tam Teatromusica è stato fondato nel 1980 a Padova da Pierangela Allegro, Laurent Dupont e Michele Sambin e ha realizzato più di 80 opere in equilibrio tra immagine, suono, gesto, approdando a uno stile riconoscibile per essenzialità espressiva. Anche nella sua ricerca teatrale rivolta all’infanzia Tam privilegia, rispetto all’uso della parola, la composizione di immagine e suono, dando forma a una narrazione che stimola l’immaginazione dei bambini e coinvolge i sensi nella comprensione del racconto.
Accanto a una costante presenza sulla scena internazionale (Teatro alla Scala di Milano, Festival d’Automne di Parigi, Wiener Festwochen e molti altri, da Gerusalemme a Melbourne, da Budapest a Granada), la compagnia è impegnata nel carcere di Padova, nell’attività pedagogica nell’officina delle arti sceniche Oikos, nella programmazione del Teatro Maddalene.
www.tamteatromusica.it
venerdì 21 settembre ore 10.00 Sala Teatro Giovanni XXIII, Belluno
Michela Mocchiutti
MARZIA SU ROMA
work in progress
di e con Michela Mocchiutti
a cura di Mauro Avogadro
da un’idea di Michela Mocchiutti, Giorgio Bertan, Paolo Tarabocchia
collaborazione drammaturgica Francesco Piccolini, Francesco Bortolozzo
Marzia, trentenne del Nord, supera uno dei concorsi più difficili ed entra a lavorare nella barberia di Montecitorio. E lì dentro, ingenua e sorpresa, la giovane comincia a sognare la sua rivoluzione: scegliere il peggior deputato, simbolo del malcostume e della corruzione e, letteralmente, giustiziarlo usando lamette e rasoi, come nella miglior tradizione dei barbieri serial killer.
Marzia su Roma è una surreale, impossibile, grottesca, eppure plausibilissima, cronaca di una vita normale a contatto con gli uomini che comandano la nazione. Frutto di un lavoro di documentazione e di interviste a parlamentari, funzionari e impiegati di Montecitorio, è un tentativo di riflettere sul ruolo della politica nel mondo contemporaneo, al di là degli schemi tradizionali e del qualunquismo.
Michela Mocchiutti si è formata a Udine alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. Collabora con l’Ente Stabile di Messina, di Venezia, Prato, Verona e Trieste e dal 1999 con la Compagnia I Fratellini (di Bartoli, Cantarelli, Marcucci) in testi di Goldoni, Moliere, Gozzi, Boris Vian, George Tabori per le regie di Giuseppe Emiliani, Massimo Luconi, Egisto Marcucci, Franco Però, Luciano Pasini e Mauro Avogadro.
Mauro Avogadro, noto attore e regista italiano, dal 1974 inizia la stretta collaborazione con Luca Ronconi partecipando all’allestimento di molti dei suoi spettacoli. Nel corso della sua ricca carriera, lavora con i più grandi nomi del teatro italiano. Nel 1991 fonda insieme a Ronconi la scuola del Teatro Stabile di Torino dove insegna recitazione e interpretazione e per più di dieci anni ne è direttore didattico.
SEZIONE OCCHIO AL TERRITORIO
venerdì 21 settembre ore 13.00 Villa Buzzati, Belluno
Aperitivo letterario
Paolo Puppa
LA FINE DI BRAGADIN A FAMAGOSTA
A Famagosta, nell’isola di Cipro assediata dai Turchi, nel 1571, si consuma la resistenza eroica e poi la fine drammatica dei veneziani, al comando del provveditore Marco Bragadin, scuoiato vivo per dileggio nel furore dei vincitori. Paolo Puppa, autore e interprete del monologo, immagina che l’ultimo giorno del comandante, tra amare riflessioni e senso di morte, venga preceduto e seguito dal coro dei suoi marinai, ebbri di vino, in dialetto antico, con qualche rimando a Ruzante. Il loro disincanto, nell’insofferenza verso la lingua del potere, si tinge però anche di accettazione della sconfitta e di lungimiranza sul destino che attende tutti.
Paolo Puppa è ordinario di storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lingue e di Letterature dell’Università di Venezia.
Antonella Morassutti
OMAGGIO A DINO BUZZATI
A quarant’anni dalla scomparsa di Dino Buzzati, bellunese di nascita, un omaggio al grande scrittore e giornalista del Corriere della Sera. Un intreccio poetico, tra le sue parole e i suoi luoghi per far vivere e respirare agli ascoltatori le atmosfere di alcuni dei suoi racconti, ispirati e scritti nel giardino e nella casa dove Dino nacque e trascorse le sue estati.
Antonella Morassutti, attrice, vive a Milano. Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano e si perfeziona con Danio Manfredini e altri maestri italiani e stranieri, tra cui Dominic De Fazio, Jurij Alschitz, Mamadu Dioume, Claudio Morganti. Dal 2006 è socia fondatrice dell’Associazione Culturale Villa Buzzati – il granaio (www.giardinobuzzati.it).
SEZIONE OCCHIO AL TERRITORIO
venerdì 21 settembre ore 16.00 Piazza Trento e Trieste, Feltre
FILE LIFE
progetto coreografico Laura Zago
con Giorgio Tollot, Laura Zago
Un amore fragile, ciò che eravamo, ciò che sentiamo di essere e ciò che siamo costretti ad essere. File di vita, vissuti a ritroso, descrivono la costruzione di un amore dove i partners continuamente cadono in episodi a volte tragici, a volte surreali e divertenti. Un gioco tra vanità, ironia, cinismo, sogni e l’amara cruda quotidianità. Una quotidianità che trasforma poco a poco la vita e che fa cercare la felicità nella semplice banalità dell’essere e delle sue emozioni.
Laura Zago, danzatrice, coreografa, laureata all’Accademia Nazionale di Danza, insegna danza contemporanea presso il Liceo Coreutico di Trento.
SEZIONE COLPO D’OCCHIO
venerdì 21 settembre ore 16.30 Sala Stemmi, Palazzo della Ragione, Feltre
Art(h)emigra Satellite
MISURABILIA
di e con Laura Moro, Pippo Gentile, Matteo Cusinato
Inno ad una bellezza altra, lo spettacolo si interroga sul concetto di conoscenza ironizzando sulla necessità tanto umana quanto riduttiva, di catalogare e leggere regole, laddove non ci sono che eccezioni: tale bisogno cela spesso la paura dell’ignoto/diverso, il desiderio di controllo/dominio, retaggio dell’uomo occidentale colonizzatore.
Art(h)emigra Satellite nasce dalla collaborazione tra Matteo Cusinato, organizzazione e musica, e Laura Moro, danz’autrice, riunisce le iniziative del collettivo T(h)emigra Ensemble, ICP il Corpopensante, compagnia di danza contemporanea e Natura Artis Magistra, didattica e performance a partire dai luoghi. Realizza eventi performativi trasversali dove la ricerca artistica incontra l’aspetto sociale e il quotidiano, in urbe e in natura.
www.myspace.com/lauramoro
SEZIONE COLPO D’OCCHIO
venerdì 21 settembre ore 17.00 Sala Stemmi, Palazzo della Ragione, Feltre
Pantakin
VILLAN PEOPLE
La solita mala storia
drammaturgia Andrea Pennacchi
con Michele Modesto Casarin, Manuela Massimi, Andrea Pennacchi
regia Michele Modesto Casarin
costumi Licia Lucchese
produzione Pantakin – Teatro Boxer
«Abbiamo osservato il panorama del nostro Veneto indossando le lenti fabbricate secoli fa da Ruzante. Grazie a questo filtro abbiamo scoperto una rete di storie, forse non rassicuranti ma vive. Nel deserto della pianura padana si aggirano scampoli di umanità feroce, invidiosa, affamata. Uomini che invidiano, che desiderano ferocemente quello che non hanno, che non hanno mai quello che desiderano: amore, sicurezza, denaro o roba. Il crimine non li spaventa, le regole sociali non li fermano, sono Villani: brutti, sporchi e cattivi. I nostri protagonisti vengono dalla cronaca nera, ma non sono mostri, illuminano anzi le strutture profonde di questo nostro fortino di polenta e costicine: le storie che si stendono sul lettino dell’anatomopatologo sono terribilmente semplici, anche se non banali.» Andrea Pennacchi
www.pantakin.it
SEZIONE COLPO D’OCCHIO
venerdì 21 settembre ore 17.30 Loggiato, Palazzo della Ragione, Feltre
Compagnia VIA
FOLL:A
A piedi nudi per strada
ideazione e regia Alessia Garbo
di e con Antonio Baccillieri, Siria Bonu, Marco Casotto, Valentina Corrò, Elisa Magrin, Aronne Rizzo, Carla Trincas
e con Anna Garbo e Anna Ruzza
Quello che abbiamo danzato per strada, quello che è rimasto, quello che vorremmo che capitasse [tra la folla] quello che danzeremo un’altra volta…
Questo racconto evidenzia le contraddizioni della vita urbana: omologazione ed egocentrismo, fretta e immobilità, solitudine e folla, indifferenza e insofferenza… l’individuo tra la gente, per strada, si trasforma inevitabilmente.
Via nasce nel 2004 a Padova come luogo possibile e aperto di sperimentazione sul Corpo che si fa Linguaggio. È diretta dalla coreografa Alessia Garbo e presieduta dall’attore Beppe Casales.
Via – Danza Urbana è il cuore della nostra ricerca artistica: una costante attività sul campo [in strada] delle relazioni tra gli ambienti visibili e invisibili che ci sono e che si è.
alessiagarbo.blogspot.com
venerdì 21 settembre ore 18.30 Sala Stemmi, Palazzo della Ragione, Feltre
Gigio Brunello
BEATI I PERSEGUITATI A CAUSA DELLA GIUSTIZIA PERCHÈ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI
Dialogo tra Gesù Nazareno e Pinocchio incarcerati
di Gigio Brunello e Gyula Molnar
con Gigio Brunello
costruzioni Gigio Brunello
Baracca e burattini si prestano, con coraggiosa irriverenza, a diventare lo scenario inedito di un colloquio tra il burattino più famoso del mondo e il Figlio dell’Uomo, intorno a una delle più toccanti beatitudini del Vangelo, quella che rende omaggio ai perseguitati a causa della giustizia. Un intenso dialogo tra due figli di falegname, incarcerati pur essendosi proclamati innocenti: Gesù e Pinocchio hanno molte cose da dirsi, non si fermerebbero più, parlano, parlano, dietro le sbarre, attraverso i muri.
Una struggente riflessione sul tema della libertà e della prigionia, che identifica nell’aspirazione alla giustizia una delle esigenze umane più radicali.
Gigio Brunello è autore di teatro, attore e burattinaio. Per la sua attività di sperimentazione e innovazione nel teatro di figura ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero dove parecchie sue opere sono state tradotte e rappresentate. (Marionetta d’oro 1997 e 2003 Puppets Fest Gorizia, Silvano d’oro 1998 Italia, Sirena d’oro 2002 Italia, Gran Prix Festival Internazionale di Bielorussia 2000). Negli ultimi dieci anni, spesso in collaborazione con il regista Gyula Molnar, ha presentato al pubblico con il linguaggio dei burattini, delle maschere della Commedia dell’Arte e del teatro di figura, spettacoli originali e rivisitazioni di classici da Goldoni a Bruckner e Shakespeare. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Nazionale Critici di Teatro per l’opera Macbeth all’improvviso.
www.gigiobrunello.it
venerdì 21 settembre ore 20.30 Teatro de la Sena, Feltre
Tib Teatro
IO TI PRENDO PER MANO
testo, regia, elementi di scena Daniela Nicosia
con Piera Ardessi e Paola Compostella
coreografie Clara Libertini
costumi Silvia Bisconti
luci e suono Paolo Pellicciari
assistente alla regia Alberta Tosi
tecnico di palcoscenico Luigino Marchetti
produzione Tib Teatro e I Teatri del Sacro
Una figlia e una madre intessono un intenso dialogo in quel tempo sospeso e indefinito che precede il morire. Un tempo nuovo, di cui non si conosce il termine, così come nuovo è quel parlarsi, come mai prima, che si compone, solo ora, in prossimità dell’ultimo distacco… Frammenti in cui la memoria riaffiora, non scevra di asprezze, rancori antichi, mentre in quell’intimità desueta emerge l’ironia che si traduce in lessico familiare, legato al conoscersi, al non volersi perdere, allo spudorato fluire di parole, gesti, sentimenti che solo quella condizione, quell’ultima soglia – prima del silenzio eterno che unisce e separa – consente.
Si vive e si muore, sempre più spesso, soli. La morte rappresenta l’unica certezza della nostra vita, la cui consapevolezza, non basta a segnarne il percorso.
Tib Teatro è una compagnia di Residenza Teatrale, struttura di produzione riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione del Veneto, che opera presso il Teatro Comunale di Belluno. La poetica che percorre i differenti spettacoli si nutre di un pensiero che, nel perseguire un teatro dell’emozione, individua in differenti fonti drammaturgiche (dalla letteratura alla musica, alle strutture architettoniche dei luoghi) sempre nuove possibilità di scritture per la scena. Scena connotata da un segno volutamente essenziale, in un contesto fortemente rigoroso che lascia spazio al testo, scaturito da un processo minuzioso di scavo della parola, quale luogo elettivo di emozione. Una drammaturgia viva che, mescolandosi alle accurate assolvenze di musica, compone il tessuto emotivo dello spettacolo, mentre interseca, interroga, testimonia il presente.
www.tibteatro.it
sabato 22 settembre ore 10.00 Piccolo Teatro G. Pierobon, Ponte nelle Alpi
Atelier Teatro Danza/Proscenio
DA GRANDE SARÒ… TIZIANO!
… anche i grandi artisti sono stati bambini…
liberamente tratto da Tiziano il Giovane. Dalle Dolomiti a Venezia di Laura Walter, Ed. Kellermann 2007
con Pippo Gentile e Alessandro Rossi
adattamento e regia Paola Brolati
elementi scenografici Giorgio Vazza
movimenti coreografici Marianna Batelli
elaborazioni musicali Marcello Batelli
luci Simone Sonda
In un paese di montagna, a Pieve di Cadore, due amici vivono la loro infanzia tra risate, corse a perdifiato e giochi in mezzo ai prati. Carlo è un pastore, ironico e pratico, restìo a mostrare i propri sentimenti. Tiziano discende da una famiglia di notai e ricchi commercianti di legname, è estroverso, visionario e ama dipingere. Quando Francesco, il fratello maggiore, annuncia a Tiziano che il padre ha per loro una grande notizia, la vita dei due è vicina ad una svolta: partiranno per Venezia per imparare a fare i pittori. Attraverso un’emozionate discesa in zattera lungo la Piave, passando il tempo fra giochi, ricordi e fantasie, lo spettacolo dà voce ai pensieri e ai sentimenti di Tiziano bambino, in bilico fra la nostalgia e la trepidante attesa della realizzazione del suo sogno…
Atelier Teatro Danza/Proscenio, compagnia fondata nel 2004 e diretta da Marianna Batelli, danzatrice e coreografa, si distingue per la ricerca nell’ambito del Teatrodanza e per l’utilizzo di musiche originali. La compagnia è ospitata nei teatri e nei festival italiani e stranieri e ha portato lo spettacolo I luoghi dell’anima alla 12^ Biennale de la Danse de Lyon, a Les Hivernales de Avignon, a Lavori in Pelle 2007 e al 3° Certamen Danza Y Arte Escénicas di Madrid. La coreografia Traumnovelle, nel 2008, è stata presentata alla 13^ Biennale de la Danse de Lyon. La performance Plastiktraum giunge in finale al GD’A Veneto del 2009 ed è presentata in Biennale Danza a Venezia lo stesso anno. Nel 2012 il progetto Arigato è finalista al Premio Prospettiva Danza e viene presentata in Biennale Danza/Marathon of the Unexpecetd di Venezia.
www.atelierteatrodanza.it
22 settembre ore 11.30 Teatro Comunale, Belluno
Ailuros
PERSONAE
liberamente ispirato al film Persona di Ingmar Bergman
testi Nicola Cecconi e Barbara Riebolge
diretto ed interpretato da Barbara Riebolge
riprese e video editing Andrea Tich
musiche Lorenzo Tomio
Una donna si interroga sulle sue convinzioni, sulle preoccupazioni, sulle scelte, sulle più intime aspirazioni, confrontandosi con se stessa e con il suo mondo visionario. In questa analisi interiore il soggetto si scinde, costretto ad indossare tante maschere (personae) quanti sono i ruoli dettati dalle circostanze, fino a smarrire la propria identità.
Il tema del doppio, della finzione, del limite tra vita e teatro per cui Bergman fu celebre, ha ispirato questo spettacolo in cui finzione scenica e video progressivamente si mescolano: la stanza mentale della protagonista acquista una dimensione visiva, percorsa dalla ritmica di un dialogo modulato tra voce, silenzio e suono.
Nel 2012 Barbara Riebolge vince il Premio miglior performer al Festival Teatri Riflessi di Catania con Studio su Persona, riduzione di Personae.
Ailuros nel 2010-2011 realizza il progetto Over There – le città performattive.10, col sostegno dell’Unione Europea, nel 2010 il progetto Spaziculturali.it, per uno studio sulle performance che abitano i non-luoghi del territorio, sostenuto da CSV di Treviso, nel 2009 Le Città PerformAttive, sostenuto dalla Regione Veneto e dal Ministro della Gioventù vincendo il Premio Giovani Produttori di Significati. Principali produzioni: Personae (2012), Yogurt (debutto nell’ agosto 2011, Bmotion), coprodotto da Operaestate, Interview, studio sul tema della mobilità in Europa (2010), coprodotto da Passport, col sostegno dell’Unione Europea, The invisible man, 5 studi sul tema della videosorveglianza (2009), coprodotto da A_P, col sostegno della Regione Veneto.
www.ailuros.eu
SEZIONE COLPO D’OCCHIO
sabato 22 settembre ore 12.30 Sala Teatro Giovanni XXIII, Belluno
Ullallà Teatro
ROSASPINA… STORIA DI UN BACIO
di e con Marco D’Agostin, Francesca Foscarini, Pippo Gentile, Angela Graziani
movimenti Marco D’Agostin, Francesca Foscarini
regia collettiva
luci ed elementi scenici Pippo Gentile, Simone Sonda
video Matteo Maffesanti
costumi Edda Binotto, Federica Todesco
produzione Ullallà Teatro e OperaEstate Festival Veneto
Una fiaba fatta rivivere attraverso la danza, la parola ed il video. Linguaggi mescolati tra loro come fossero la trama di un tappeto dove la globale visione ne dona un quadro di colori ed emozioni.
Lo spettacolo intende offrire un racconto che dia la possibilità a grandi e piccini, di immedesimarsi e provare emozioni. C’é un filo rosso che percorre tutta la storia, come simbolo e metafora dell’amore, per far passare il dolore, per dimostrare amore, per salutarsi e ritrovarsi… un bacio.
Produzioni e riconoscimenti: Rosaspina… storia di un bacio Co Produzione OperaEstate Festival Veneto; Storia di una gabbianella e di un gatto – Spettacolo vincitore Porto Sant’Elpidio Luglio 2007; M – vince il Festival Nazionale Il Giullare 2010; La Regina delle Nevi – Co Produzione OperaEstate Festival Veneto.
www.ullateatro.it
sabato 22 settembre ore 15.30 Sala Teatro Giovanni XXIII, Belluno
Amistad
LOST IN VENETO
testo Massimo Carlotto e Loris Contarini
con Loris Contarini
drammaturgia e regia Loris Contarini
musiche Rachele Colombo e Paolo Valentini eseguite dal vivo
Il tormento interiore di un attore veneto spaesato si rispecchia nel senso di disorientamento provato dal personaggio dell’Amleto di Shakespeare, più precisamente nella traduzione poetica in vicentino che ne fa Luigi Meneghello. Ed è lo stesso Principe di Danimarca a suggerire all’attore lo strumento per una possibile via di indagine e di soluzione: il teatro. Così, attraverso la metafora della scena, sono raccontati il tentativo e la fatica di ri-orientarsi, di ritrovare i punti cardinali della propria terra. Un Luogo che accolga vie di beltà: quel luogo può essere, nuovamente, Veneto.
Lo spettacolo è il tentativo di capire il presente di un territorio che diventa così simbolo, metafora, per citare il titolo di un famoso romanzo di Massimo Carlotto, una terra dell’anima.
La nostra è la storia di artisti le cui strade si sono incontrate. Continuiamo a cercare parole e note. Storie da raccontare e da suonare. Per essere presenti. Nei luoghi e tra la gente. Noi lavoriamo così. I nostri progetti coinvolgono i cuori e le intelligenze di artisti che non hanno mai smesso di credere nella necessità di essere protagonisti del nostro tempo. E nel piacere di lavorare assieme.
Loris Contarini, attore e regista, il suo percorso teatrale incrocia, fin da subito, quello di altre discipline artistiche e di altri artisti, alla ricerca di un incontro e una fusione tra linguaggi differenti.
Rachele Colombo cantante, compositrice e polistrumentista.
Paolo Valentini musicista, compositore, etnomusicologo e chitarrista polivalente.
www.facebook.com/amistad.teatro
sabato 22 settembre ore 16.30 Teatro Comunale, Belluno
Antonio Panzuto
IL FRIGORIFERO LIRICO
Opera lirica in un frigorifero ispirata al Vascello Fantasma di Richard Wagner
con Antonio Panzuto
oggetti e scena Antonio Panzuto
regia Alessandro Tognon
montaggio video Raffaella Rivi
luci Gianugo Fabris
collaborazione alla scenografia Alberto Nonnato
Di notte non riesce a dormire. Entra in una cucina minuscola. La luna alla finestra assorbe tutti i suoi pensieri. Beve qualcosa e apre il frigorifero. A volte basta un pensiero, un segno e tutto trasfigura. Piccole marionette e ballerini cantano nelle bottiglie del latte e nella ghiacciaia si consuma una scena della Bohème. L’elettrodomestico si trasforma in un teatro d’opera, con il pubblico seduto nei palchi illuminati tra il burro e il formaggio mentre l’orchestra si prepara a suonare, accordando gli strumenti, nascosta nel cassetto della frutta.
In questo andirivieni tra realtà e mondo onirico si perdono le relazioni tra lo spazio e il tempo, alla fine tra gli applausi, il pubblico ritorna nel suo teatro fatto di frutta e pomodori e l’uomo ritorna alla luna, da dove è sceso per un attimo.
Pittore, scenografo, scultore, Antonio Panzuto è un artista della scena che sfugge alle etichette con sorridente discrezione. Le sue macchine teatrali sono abitate da oggetti e figure azionate a vista tramite grovigli di fili: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.
Inventa originali spettacoli teatrali con oggetti, macchine, sculture e pitture di assemblaggio, con motori o oggetti di scarto, espulsi dalla nomenclatura del bello, con pezzi di ferro saldati, incollati, accostati apparentemente a caso, inchiodati con vecchie tavole dipinte a pennellate larghe e incostanti.
www.antoniopanzuto.it
INFORMAZIONI
info c/o Tib Teatro
www.sguarditeatro.it • info@sguarditeatro.it • +39 0437 950555
biglietteria
I biglietti saranno in vendita presso i singoli teatri a partire da mezz’ora prima dell’inizio
degli spettacoli. Non sono previste prenotazioni e prevendite. I posti non sono numerati.
• biglietto intero 5,00 euro
• biglietto ridotto 3,00 euro
(per chi esibisce un biglietto già acquistato nella stessa giornata e per giovani under 24)
La sezione COLPO D’OCCHIO (selezione di lavori della durata di 20 minuti ciascuno) prevede l’acquisto di un unico biglietto per ogni sessione giornaliera alle stesse tariffe.
La sezione OCCHIO AL TERRITORIO prevede l’ingresso gratuito.