«Se il Teatro comunale di Belluno dovesse rimanere chiuso, sarebbe un grave danno alla cultura». Lo afferma Ilaria Pernigotti, giovane insegnante di origine vicentina, 21 anni appena compiuti, allieva del maestro Giuliano Fracasso nel Coro orchestra di Vicenza dal 2006 al 2010, e iscritta al corso di “canto lirico” della Scuola di musica “Miari” di Belluno. Un’artista dalle molte iniziative. Sua la rappresentazione teatrale tratta dai diari dei soldati e civili della I^ Guerra mondiale che andrà in scena il 14 settembre nella Sala della Regola di Candide, con attori, i ragazzi della quinta superiore dell’ Istituto “Leonardo da Vinci” di Belluno, in occasione del “Pellegrinaggio al Passo della Sentinella” organizzato dall’ Ana di Comelico Superiore. in Comelico. Con la partecipazione straordinaria del “Coro Comelico” in un intreccio appassionante, di parole e musica. Per ultima la creazione di una compagnia teatrale amatoriale, con appello lanciato su Facebook, al quale hanno già aderito una trentina di aspiranti attori/attrici. «Inizierò con il filone brillante/comico, si prova due volte la settimana per un totale di 4 ore, più l’impegno di imparare il copione, con l’obiettivo di andare in scena l’anno prossimo». Il progetto completo sarà illustrato sabato 8 settembre a Belluno, con uno stand al Parco Città di Bologna dalle ore 10.30 alle 17.00. Prima prova prevista per il giorno 18 settembre al Centro Giovanni XXIII.
Anche sulla questione che ha paralizzato la stagione teatrale bellunese Ilaria ha le idee molto chiare. «Quello che sta succedendo a Belluno, si potrebbe risolvere con un “armistizio” tra i due contendenti: uno può proseguire nel settore del teatro professionale e l’altro in quello amatoriale. Con benefici per entrambi. A Vicenza vi sono circa 60 compagnie amatoriali aderenti alla F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori), senza contare le formazioni musicali e altri enti teatrali non iscritti alla F.I.T.A. E gli enti preposti per la Cultura in città e provincia, si sono equamente divisi i compiti. Non capisco perché a Belluno non possa avvenire lo stesso. Per questo motivo ho deciso di fondare una compagnia amatoriale, per poter contribuire a dare maggior slancio alla cittá di Belluno. Una mia idea, sarebbe quella di rappresentare dei testi sulla nostra Cultura Popolare, ovvero, il Teatro Veneto, con autori come G. Gallina e, più avanti, chissá magari C. Goldoni. Penso che il Teatro Veneto sia importante, perchè racconta la nostra storia: la storia dei nostri padri e dei nostri paesi. Non voglio una Vicenza a Belluno, ma che Belluno prenda spunto da Vicenza, per creare stagioni teatrali varie, non esiste solo il Teatro Comunale e, quindi l’ambito professionale, esiste anche il mondo amatoriale, forse meno “tecnico”, più “improvvisato”, artigianale, ma vissuto e, sinceramente, amato sia da chi lo fa, sia da chi lo viene a vedere.»
«Io credo che con la Cultura si possa vivere – conclude Ilaria Pernigotti – benché in Italia vi siano continui tagli. Una tendenza che io auspico si possa invertire».