In occasione del consiglio comunale di domani a Gosaldo il Comitato Bellunese Acqua Bene Comune organizzerà un presidio davanti al municipio a partire dalle ore 16 contro la svendita della valle del Mis e il cambio di destinazione dei terreni di uso civico.
Ecco l’appello del Comitato rivolto ai consiglieri comunali di Gosaldo
Incredibile! A seguito del sequestro di una parte del cantiere in Valle del Mis da parte della Procura di Belluno il Comune di Gosaldo ha convocato in tutta fretta per domani un consiglio comunale per discutere la possibilità di dare inizio al procedimento di modifica della destinazione d’uso dei terreni interessati dal progetto, che attualmente sono di uso civico ovvero di proprietà dei frazionisti.
Terreni che sarebbero stati illegittimamente acquistati dalla Valsabbia. Ed è proprio questo uno dei motivi che ha spinto la procura di Belluno a mettere i sigilli al cantiere.
Non si capisce come possa il Comune di Gosaldo, in questa situazione, soprattutto dopo l’intervento della magistratura, fare un tale regalo alla Eva Valsabbia. Ci sono state intimidazioni? Se così fosse il Sindaco avrebbe il dovere di denunciarle e di rivendicare l’autonomia decisionale della propria amministrazione.
Ma se il consiglio comunale continuerà su questa strada, saremmo di fronte ad un atto grave, che legittima la depredazione di un Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la svendita di una Valle, in barba a tutte le norme di tutela di un’area Parco.
Se così fosse, anche questa amministrazione comunale, che ha sempre dichiarato di avere ereditato questa vicenda da quella precedente, si renderebbe corresponsabile della devastazione ambientale che questa opera sta producendo.
Inoltre, un tale provvedimento creerebbe un precedente pericoloso. E’ chiaro che implicitamente si dichiarerebbe una totale subalternità delle norme rispetto agli interessi dominanti di chi in futuro vorrà costruire altre centrali. In un territorio già sotto attacco, in un vero e proprio far west di richieste per nuove concessioni, dove mancano controlli e regolamentazioni, il messaggio sarebbe assai chiaro: non preoccupatevi delle poche norme che ci sono, tanto poi si aggiusta tutto!
Un po’ di dignità per cortesia, un po’ di rispetto per un territorio che non ne può più di subire tali affronti. Quale “Autonomia amministrativa”, quale “Provincia da salvare”, se gli amministratori sono i primi a genuflettersi alle arroganti pretese dei soliti predatori. Per questo facciamo un accalorato appello a tutti i consiglieri di Gosaldo di votare contro il cambio di destinazione d’uso dei terreni.
Un atto d’orgoglio in difesa di importanti beni comuni come sono gli usi civici.
Perché salvaguardare gli usi civici significa difendere i diritti delle popolazioni di montagna, da chi, per soli interessi speculativi, è disposto a cancellare secoli di storia.
Per questo, cari consiglieri, abbiate il coraggio e la volontà di ergervi ad esempio e di dar vita ad un percorso virtuoso che porti al riscatto dell’intero territorio bellunese.
Comitato Bellunese Acqua Bene Comune