Nella notte tra il 12 e 13 aprile, militanti dell’Associazione Centopercentoanimalisti hanno affisso sui muri della casa di Tambre d’Alpago dove sabato 21 si terrà il convegno manifesti anticaccia e uno striscione ironico nei confronti dell’assessore regionale Stival.
“La Foresta del Cansiglio ospita molti Animali liberi, tra cui 3000 Cervi. – spiega una nota stampa dell’associazione animalista – Questa ricchezza naturale dà fastidio agli speculatori della zona, che, supportati dai cacciatori sempre pronti ad uccidere, spingono perché i Cervi vengano ridotti a 1400. Il piano di abbattimento è già pronto, e punta sull’eliminazione soprattutto delle femmine, anche incinte o con Cuccioli, per contenere la popolazione. Nella zona viene praticato l’allevamento di Mucche, di Cavalli e di Ovini. Secondo alcuni imprenditori locali, i Cervi recherebbero “gravi danni” ai pascoli e ai prati. Perciò vanno eliminati, per salvaguardare il guadagno di pochi.
E’ chiaramente un pretesto – si afferma nella nota dell’associazione – , i Cervi restano nella foresta (è il loro ambiente) e solo occasionalmente si spingono ai margini dei prati: e perlopiù in inverno, quando le Mucche non pascolano. Ma non importa: le associazioni venatorie hanno raccolto la palla al balzo, e non vedono l’ora di iniziare il massacro, in una zona dove la caccia è vietata da sempre. Di questo vogliono discutere politici, allevatori, veterinari nel convegno di sabato 21 aprile a Tambre d’Alpago (Belluno). A tenere le fila sarà l’assessore regionale alla caccia, Stival, ben noto come protettore dei privilegi dei cacciatori.
CENTOPERCENTOANIMALISTI – conclude la nota – si oppone a questo ennesimo eccidio di creature innocenti”.