La poetessa e giornalista libanese Joumana Haddad ha inaugurato sabato sera a Belluno la sesta edizione di Transculture, la biennale di incontri organizzata dall’associazione Verba Volant, dedicata quest’anno al mondo mediorientale e alle sue interazioni con il territorio bellunese e la sua cultura. Calorosa l’accoglienza del pubblico, che ha gremito la sala comunale Bianchi, alla donna che si è liberata del mito di Shahrazad, denunciando la condizione femminile nel mondo arabo e di riflesso anche in quello occidentale. Il suo ultimo libro “Ho ucciso Shahrazad, confessioni di una donna araba arrabbiata”, edito in Italia da Mondadori, è stato presentato nella seconda parte dell’incontro caratterizzato da un‘ intervista di Mirta Amanda Barbonetti alla scrittrice, personaggio in primo piano nel panorama internazionale della cultura, e dalle domande del pubblico. In un’applaudito slamdi recitazione a due voci, con il contrappunto in lingua italiana dell’attrice teatrale Milena Danieli, Joumana Haddad ha prima proposto alcune sue poesie tratte da “Adrenalina”, “Il ritorno di Lilith” e altri versi, accompagnati dalle musiche per violino e chitarra di Giuseppe e Valentina De Rosa. Il prossimo appuntamento con Transculture 2011 è in programma venerdì 8 aprile, alle 18, all’Auditorium comunale di Belluno, con “Moderno e Antimoderno”. I cambiamenti del Nordest, dalla fine della cultura contadina ai giorni nostri, saranno il tema della tavola rotonda con Cesare De Michelis, saggista e presidente della casa editrice Marsilio, e gli scrittori Ferdinando Camon e Gian Mario Villalta, autori di alcuni importanti libri come “Quinto Stato” e “Padroni a casa nostra”, che analizzano e discutono questa trasformazione.