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Legge quadro sul volontariato: le preoccupazioni del Comitato d’intesa e Csv

Giorgio ZampieriLa preoccupazione del mondo del volontariato sull’emendamento che detta importanti modifiche agli articoli 12 e15 della Legge quadro sul volontariato, la 266/91 attraverso l’articolo 5 del Progetto di legge 41 “disposizioni in favore dei territori di montagna” in discussione alla Quinta Commissione della Camera è stata fatta propria da tutte le associazioni aderenti al Comitato d’Intesa di Belluno, nel corso dell’assemblea di giovedì scorso 28 ottobre. Il presidente del Comitato d’Intesa e Csv di Belluno Giorgio Zampieri (nella foto) ha spiegato ai presenti in sala Muccin del Centro Diocesano Giovanni XXIII le conseguenze che tali disposizioni porterebbero al volontariato, anche bellunese. “La manovra estende di molto i soggetti che potrebbero gestire e usufruire dell’attività dei Centri di servizio per il volontariato – ha detto Zampieri – alle associazioni che già oggi si avvalgono dei servizi, si aggiungerebbero le Onlus, le Cooperative sociali, ma anche associazioni sportive dilettantistiche, associazioni bandistiche, cori amatoriali, filodrammatiche, associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare. C’è poi un’altra sottolineatura non secondaria  – ha detto Zampieri – con la modifica all’articolo 12 si aggiungerebbero alle aree di intervento dei progetti, oltre alle emergenze sociali, ulteriori interventi nei territori montani e nelle aree marginali”. Insomma, restando pressoché invariati i fondi a disposizione, aumenterebbe la mole di lavoro dei Centri di servizio. Il presidente del Comitato d’Intesa e del Csv di Belluno ha aggiornato sulle novità degli ultimi giorni, precisando come già a livello nazionale e locale il volontariato si sia mosso per scongiurare l’esito del provvedimento in discussione alla Camera. Informando di aver già interessato i parlamentari bellunesi, perché sensibilizzino i componenti della Quinta Commissione. Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente del Comitato d’Intesa Gianluca Corsetti. “Questo, ma anche altri episodi nei confronti del volontariato, tra l’altro sempre più frequenti – ha ricordato Corsetti – non possono che confermare che è in atto un attacco alla diligenza. Ovvero, ai fondi a disposizione del volontariato. Dobbiamo quindi prepararci ad azioni, anche forti, per scongiurare che questo avvenga. E – ha sottolineato Corsetti – avere per primi noi, come associazioni, l’accortezza di non  farci carico, con la stipula di convenzioni per servizi, di responsabilità che sono in capo sempre e comunque alla Pubblica Amministrazione, pur restando mobilitati per dare risposte ai bisogni. Perché poi qualcuno non ne approfitti per mettere in dubbio e magari screditare la gratuità del volontariato magari per un rimborso chilometrico, con una interpretazione impropria della sussidiarietà. Cosa che – ha ricordato Corsetti – già ora accade”. A sostegno delle preoccupazioni del volontariato è arrivato anche l’appoggio delle due Conferenze dei Sindaci delle Ulss 1 e 2. L’assemblea del Comitato d’intesa ha anche votato all’unanimità alcune importanti modifiche allo statuto per ottenere la conferma dell’iscrizione nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato della Regione Veneto. Infine, sono stati presentati alcuni dei 9 ragazzi che prestano il Servizio civile nei progetti con capofila il Comitato d’Intesa e dato un affettuoso saluto a chi il servizio lo ha già terminatola scorsa estate.

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