I capigruppo di Lega e Pdl, Federico Caner e Dario Bond, hanno presentato oggi la propria proposta di revisione dello Statuto regionale. “La nostra proposta di Statuto è fortemente innovativa rispetto al panorama degli Statuti regionali, anche perché abbiamo il vantaggio di essere gli ultimi e abbiamo potuto recepire tutte le novità legislative – hanno dichiarato Caner e Bond -. L’architettura dello Statuto si caratterizza per l’approccio federalista e pone in risalto la distinzione tra la Regione intesa come istituzione e il Veneto inteso come patrimonio del popolo veneto. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra, contribuendo a creare un clima costruttivo. Ora ci vogliamo confrontare con l’opposizione che è ancora ferma alle linee guida, mentre il nostro è un progetto condiviso che intendiamo portare avanti a costo di bloccare i lavori consiliari”.
I capigruppo Caner e Bond hanno quindi illustrato gli aspetti di rinnovamento più importanti della proposta congiunta di Statuto: “Tra i punti più rilevanti c’è sicuramente la riduzione del numero dei consiglieri regionali, che dovrà essre definito dalla legge elettorale, nel rispetto di tutte le rappresentanze delle provincie più piccole. In secondo luogo è stata introdotta la questione di fiducia, che il Governatore può porre su atti e provvedimenti inerenti anche all’attuazione del programma di governo (art. 50), anche per scongiurare l’eccessivo uso di manovre ostruzionistiche che comportano inefficienza e che impediscono l’approvazione delle leggi che servono ai veneti in tempi certi e rapiti. Un capitolo importante è poi quello relativo alla provincia di Belluno, ai territori montani e altre specificità: crediamo sia fondamentale concedere particolari forme di autonomia a territori svantaggiati, introducendo il principio di federalismo a geometria variabile per gli enti locali, che avranno la possibillità di richiedere ulteriori competenze amministrative”.