Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana risultano attualmente le Regioni più efficienti e responsabili nella gestione della cosa pubblica. Questo l’esito di una ricerca sui livelli di virtuosità economica-finanziaria tra Regioni italiane resa possibile grazie al “Cruscotto di indicatori socio-economici”, nuovo strumento manageriale per la programmazione per la prima volta adottato da un Gruppo politico e presentato oggi dalla Lega Nord del Veneto presso il Centro Congressi Laguna Palace di Mestre. Grazie ai 55 indicatori da cui trarre 235 approfondimenti, oltre 30 guide monotematiche e specifiche sezioni per i dati congiunturali e previsionali, i consiglieri potranno definire volta per volta priorità d’intervento e criticità che si evidenzieranno nell’iter dei lavori in Regione. Il “Cruscotto” è inoltre uno strumento aggiornato ed in costante evoluzione, che tra l’altro può fornire indicazioni ed approfondimenti non solo sui tagli della Manovra Finanziaria, ma ad esempio anche sui trasferimenti agli Enti locali in applicazione del federalismo fiscale.“Il dibattito sulla finanziaria 2011-2013 ha messo in luce ad esempio l’esigenza di misurare il grado di ‘virtuosità’ delle Amministrazioni regionali – spiega il capogruppo leghista Federico Caner (nella foto) -. Tutte le Regioni, infatti, hanno in qualche modo criticato la politica dei tagli lineari che emerge dalla manovra: alcune hanno proposto di modificare il riparto dell’importo complessivo tra i vari livelli di governo, mentre altre (tra cui il Veneto) hanno giustamente suggerito l’introduzione di correttivi premiali in grado di favorire le Regioni virtuose senza toccare gli 8,5 miliardi richiesti nel biennio. Alla luce di questi elementi, il rapporto ricavato grazie al ‘Cruscotto’ fornisce uno strumento in grado di migliorare l’applicazione della manovra a carico delle Regioni: si tratta dell’indice di virtuosità relativa, realizzato sulla base di alcuni dati tratti dal ‘Cruscotto’ in grado di misurare la qualità della spesa regionale e la gestione della macchina amministrativa. Tale indice genera una particolare graduatoria che potrebbe costituire la base per una eventuale riformulazione del concorso alla manovra di ciascuna Regione”.Per fare questo si sono scelti dal Cruscotto dieci indicatori che possono fornire informazioni sufficientemente accurate e attendibili sulla qualità della gestione della macchina amministrativa e sull’impiego delle risorse pubbliche. I risultati contribuiscono a determinare, attraverso una apposita procedura statistica, l’indice di virtuosità relativa. “La graduatoria finale è guidata alla Lombardia, prima in cinque indicatori sui dieci considerati – ha detto Caner -; al secondo posto si colloca il Veneto, primo per quanto riguarda la spesa corrente pro-capite ma spesso sul ‘podio’. La terza e la quarta posizione sono occupate rispettivamente dall’Emilia Romagna e dalla Toscana. Il quadro così definito conferma in qualche modo la proposta più accreditata sull’applicazione dei costi standard (quanto meno in sanità) secondo la quale il parametro di riferimento dovrebbe essere ricavato dai dati di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, proprio le Regioni che secondo questo indicatore risultano le più virtuose. Fatalità le 4 regioni più virtuose coincidono con quelle che hanno il maggior residuo fiscale, ossia contribuiscono di più alle casse dello Stato ma riescono lo stesso a far quadrare i conti”. “Questo – chiude Caner – è uno dei tanti strumenti di analisi socio-economica e di programmazione regionale possibili grazie agli indicatori del ‘Cruscotto’, progetto innovativo per il management politico, voluto dal nostro Gruppo consiliare a supporto d’ora in poi delle decisioni politiche regionali”.