
Indipendentemente da cosa sarà di loro, l’attività sociale svolta dalle Comunità Montane bellunesi merita un plauso e un sostegno. E’ il cuore della motivazione che accompagna il contributo straordinario di 500 mila euro erogato dal Consorzio Bim Piave a favore delle nove Comunità. Il presidente del Bim Giovanni Piccoli ha comunicato così il provvedimento: “La nostra presenza sul territorio ci obbliga a fare i conti con le difficoltà del vivere quotidiano della gente costretta a fare i conti con una crisi che colpisce più la montagna che la pianura. Per noi è d’obbligo fare qualcosa. E fra tanti interventi necessari abbiamo scelto di contribuire a mantenere in vita quei servizi di valenza sociale che le Comunità Montane hanno sempre erogato ma che adesso, trovandosi senza risorse, sarebbero costrette a sospendere.” Si tratta di autentici servizi di promozione umana, oltre che sociale, che vanno dall’assistenza domiciliare alla raccolta rifiuti, dai servizi di manutenzione ambientale e conseguente mantenimento del territorio alla gestione di case di riposo, fino al servizio di trasporto delle persone anziane o diversamente abili e alla gestione dello sportello unico per le attività produttive. Tutti servizi gestiti in forma associata che danno beneficio soprattutto ai piccoli comuni privi di risorse e di personale. Il contributo del Bim Piave garantisce la continuazione di questa positiva attività sociale portata ad esempio a livello nazionale. Il tutto in attesa che si definisca il futuro organizzativo ed operativo delle Comunità Montane.