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sabato, Luglio 27, 2024
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Belluno Donna, una serata per far conoscere scopi e attività dell’associazione

Mercoledì 25 novembre si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne. A Belluno l’associazione Belluno Donna ha promosso due iniziative. Un messaggio stampato sui sacchetti di carta di una ventina di panifici diceva: «Per molte donne la violenza è pane quotidiano». Una serata con la visione del film Ti do i miei occhi, una pellicola della regista spagnola Iciar Bollain. Durante la serata, che ha visto la sala dell’auditorium strapiena, Margherita De March ha dato qualche dato dell’associazione. «Così Belluno Donna?  È un numero di telefono – ha spiegato – dove risponde un operatore specifico. Abbiamo due case segrete, case rifugio protette. Dal 2004 ben 237 donne si sono rivolte a noi. Nel 2008 sono state 63 quelle che hanno preso contatto con noi. 48 di loro sono state accolte nei nostri due centri, le case rifugio. 9 donne e 4 bambini sono state ospitate nelle nostre case. In Italia sono 7000 le donne che hanno subìto violenza da parte di uomini. Sono dati Istat. Non è un’emergenza, è che adesso le donne stanno prendendo coscienza che è bene denunciare chi fa loro del male. In Italia ci sono 54 centri antiviolenza, dii questi 52 hanno messo a disposizione i loro dati ed è emerso che nel 2008 più di 11 mila donne si sono rivolte all’associazione. 9000 per la prima volta, 2000 si erano già rivolte in precedenza. 500 di loro sono state accolte nei rifugi, così come 500 bambini». L’assessore comunale Maria Grazia Passuello, intervenuta alla serata, ha commentato così: «Questa è una serata importante a pieno titolo. Perché la violenza sulle donne è in aumento? Perché in Italia una donna su tre ha subìto una violenza di qualsiasi tipo? Cosa può fare ciascuno di noi? Se ognuno lavora sulla dignità umana, se si accresce una maggior considerazione questa può essere in parte superata. Noi donne – ha detto la Passuello – dobbiamo essere consapevoli di quello che siamo. La cura dei figli, della casa, degli anziani è affidata a noi. Abbiamo sempre fatto così e credo continueremo a farlo col sorriso e con la consapevolezza che questo ruolo ce l’abbiamo noi». Anche l’assessore Angelo Paganin ha detto due parole: «Grazie per aver voluto fare questa serata, soprattutto per dare un segnale tangibile. L’associazione Belluno donna ha saputo intercettare delle emergenze non così evidenti e ha saputo intervenire con competenza, anticipando, denunciando e stimolando a superare i problemi. Un’istituzione ha il compito di riuscire ad indirizzare l’azione di una Ulss perché questi servizi, che sono in mano al volontariato, diventino poi patrimonio della comunità». Dopo la visione del film, che trasmette la problematica vista attraverso gli occhi di una donna, una donna che ha ricorso all’associazione spontaneamente si è alzata è ha raccontato la sua ringraziando persona per persona chi l’ha aiutata. Belluno Donna è una realtà che si può approfondire attraverso il sito o all’indirizzo bellunodonna@libero.it, o telefonando allo 0437981325 il lunedì e il mercoledì dalle 15 alle 19. Se qualcuno volesse sostenere l’associazione donando il cinque per mille dell’irpef all’associazione onlus Belluno Donna lo può fare al C.F. 93035640254. Federica Fant

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