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lunedì, Settembre 16, 2024
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Irma Visalli presenta la sua candidatura alla segreteria provinciale del Pd. L’incontro si è svolto venerdì sera al ristorante La Nogherazza

Irma Visalli
Irma Visalli

Il 20 novembre, al ristorante “La Nogherazza”di Castion (Belluno), Irma Visalli ha presentato, davanti ad un’assemblea di iscritti e simpatizzanti al Partito Democratico, la propria candidatura alla segreteria provinciale. Una candidatura nata dalla spinta di persone che vedono in lei il candidato ideale per iniziare un nuovo percorso all’interno del PD. La sua storia personale, che può essere vista, oggi, come sintesi tra rinnovamento ed esperienza, è stata un fattore determinante per il sostegno di coloro che hanno identificato in lei una speranza per il futuro: una donna che ha iniziato a fare politica attiva da qualche anno riportando tangibili successi, primo fra tutti il riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell’umanità.
È stata, quella di ieri, un’assemblea partecipata nella quale Irma Visalli ha enunciato quelli che saranno i punti cardine del progetto che vuole condividere con tutti gli iscritti. Innanzitutto riguardo all’identità del Partito Democratico: un partito formato da 1032 iscritti che, prima di essere “tesserati”, sono persone. Vive, pensanti e ricche di immense competenze. Tutte potenzialità che attraverso lo strumento cardine attorno al quale il partito vive, i circoli, possono declinarsi e trasformare in realtà tutte le immense risorse ancora inutilizzate nel nostro territorio. La questione del radicamento del partito è, poi, alla base di ogni progetto politico riguardo la nostra provincia: un PD unito e presente darà la spinta per lo sviluppo e la riqualificazione di quelle aree troppo spesso marginalizzate. È proprio il territorio quel perno fondamentale che collega e salda tra loro il progetto di PD che vogliamo e il progetto di provincia che perseguiamo. La Visalli, quindi, intende lavorare per costruire un partito inclusivo, aperto, le cui parole d’ordine siano responsabilità, competenza e libertà. Tutto ciò per riportare al centro la dignità dei Bellunesi ma anche della politica. Si è passati poi ai temi centrali che il nuovo Partito Democratico dovrà affrontare per qualificarsi come forza di governo credibile, affidabile e alternativa alla destra: al centro il problema del lavoro. In un momento di crisi epocale come quello che stiamo attraversando, è necessario rappresentare le piccole imprese in difficoltà, artigiani e commercianti e quei  lavoratori dipendenti e autonomi che non riescono ad arrivare alla fine del mese, gli insegnanti che ogni giorno vivono sulla propria pelle il dramma della precarietà. Tuttavia, è fondamentale che il Partito Democratico riesca a cogliere anche le enormi opportunità di ripresa che si aprono davanti ad un territorio ricco di potenzialità come il nostro: in particolare riqualificando l’agricoltura di montagna e praticando in maniera diffusa una green economy, vera frontiera di sviluppo nel Terzo Millennio. Per fare questo è necessario ripensare all’idea di governo territoriale che renda efficace l’applicazione di una nuova politica, che miri ad un’autonomia già nei fatti praticata, ad esempio nel progetto Unesco, ma che, solo se ampliata e riconosciuta, può consentire lo sviluppo di questa provincia. Altro punto fondamentale è quello che ruota attorno ai giovani: infatti, il fenomeno di spopolamento progressivo che stiamo vivendo impone una riflessione profonda. Il Partito Democratico ha il dovere di battersi perché i giovani che vanno a formarsi fuori poi rientrino in provincia per investire, qui, le loro immense competenze. Non ci potrà essere sviluppo senza una politica che si occupi di incentivare la formazione e la realizzazione dei giovani di questa terra. Tutto questo va fatto praticando il rinnovamento: il vero rinnovamento che riguarda il metodo, le persone e le competenze. Irma Visalli ha dimostrato, con il suo operato all’interno dell’amministrazione provinciale, di praticare tutto questo. Ha coniugato impegno, passione e competenza. Le stesse qualità che intende mettere al servizio del Partito Democratico, sei suoi iscritti e dei suoi elettori.

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