A seguito degli ultimi accadimenti politici bellunesi sento doveroso intervenire, in particolare sulle dichiarazioni di taluni consiglieri sulla “crisi” politica e poi sulle esternazioni dell’ormai ex Presidente del Consiglio Comunale del Capoluogo, nel quale siedo da poche settimane quale neo Consigliere per il Popolo della libertà.
Sono stato considerato facente parte del gruppetto degli audaci altrimenti denominati “dissidenti”, bollati da certa parte politica quali famelici cacciatori di “careghe”.
E questo, purtroppo, non solo da parte di rappresentanti dell’opposizione.
A questi signori dell’una e dell’altra parte ricordo che siffatto atteggiamento, per quanto mi riguarda, non solo non mi appartiene, ma a chi fosse sfuggito, intendo ricordare che il sottoscritto rappresenta l’esempio dell’esatto contrario, (merce piuttosto rara di questi tempi!) dato che provengo dalle dimissioni irrevocabili dal Consiglio di Amministrazione di Dolomiti Bus: incarico piuttosto ben retribuito (a differenza del Consigliere Comunale!) che è sempre risultato essere particolarmente ambito proprio dai “cacciatori di careghe”.
In base a questa mia scelta posso tranquillamente affermare che né io né i famosi dissidenti abbiamo mai preteso posti o incarichi prima ma, piuttosto , ci siamo attivati per aver opportuni chiarimenti e rendere coerente con obbiettivi comuni il reciproco impegno nostro e del Sindaco nell’interesse dei cittadini e delle loro esigenze, considerate, peraltro, assolutamente primarie.
Sicuramente i più accesi paladini comunisti (così infatti continuano ad autodefinirsi) tanto attenti al nostro operato sapranno denunciare all’opinione pubblica se qualcuno dei famosi dissidenti subentrerà in qualche “carega”. Su questo mi sento di sfidare le vigili sentinelle dell’opposizione con l’auspicio che tale lezione di perbenismo politico possa essere non solo a parole ma anche a fatti una garanzia contro facili tentazioni di puro potere.
Nel ricordare, peraltro, che i cosiddetti “dissidenti” unitamente all’assessore Denio Dal Pont, sono persone che hanno contribuito con notevole apporto di voti, all’elezione prima di Bortoluzzi e poi di Prade.
Ed è proprio per questo che auspico che in nome di una buona amministrazione, per la quale sono entrato in Consiglio Comunale, possano cessare questi balletti di accuse e di smarcature di personaggi in cerca d’autore … per ritrovare quella bussola che solo con il metodo partecipativo che abbiamo invocato con forza ci potrà recuperare ad una azione
unitaria, coerente con obbiettivi comuni in un reciproco impegno nostro e del Sindaco nell’interesse dei cittadini e delle loro esigenze, considerate, peraltro, assolutamente primarie.
Sono rispettoso delle regole della democrazia e dei ruoli all’interno dei partiti politici, per tale motivo ritengo doveroso ringraziare l’On. Maurizio Paniz, coordinatore provinciale del Popolo della Libertà , per lo sforzo compiuto nel rispetto di tutte le parti, senza mai scivolare nelle offese che altri hanno invece profuso a piene mani.
C’è chi professa lealtà cambiando casacca e chi come me auspica e si spenderà per compattare la squadra sulle future scelte amministrative rimanendo con la stessa maglietta per tutto il campionato.
Con un percorso, però, diverso. Con un metodo condiviso tra Consiglio Comunale e Giunta, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo (opposizione compresa), ma insieme, nel rispetto degli interessi dei cittadini bellunesi.
Belluno, 06/11/2009
Antonio Uneddu
Cosigliere Comunale PDL