Stanno per essere redatti i piani per le Zone di Protezione Speciale del Veneto. Si tratta di documenti che, una volta vigenti, avranno una valenza sovra-ordinata rispetto agli altri strumenti pianificatori, anche se pre-esistenti. Questo significa che i nuovi piani ZPS potranno intervenire e modificare i piani precenti.

«Il 30% della superficie bellunese rientra in queste fasce – ha commentato Bruno Zanolla, assessore all’Urbanistica e alla Progettazione strategica – . È per questo che vogliamo confrontarci con i sindaci interessati, che sono i primi interlocutori per le esigenze del territorio. Il nostro obiettivo è quello di avere un ruolo di coordinamento, affinché questi piani vadano nella direzione di non imporre nuovi vincoli alla realtà bellunese e, al contempo, giungano ad una “semplificazione normativa”, come ad esempio l’eliminazione della redazione delle Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) per attività edilizie in aree antropizzate». In vista della stesura dei piani ZPS, l’amministrazione provinciale ha quindi fissato dei momenti di incontro con i rappresentanti delle aree interessate. Primo appuntamento domani, 3 novembre, a Pieve di Cadore; le date successive saranno poi quelle del 5 novembre (a Feltre) e di giovedì 19 (a Belluno). «Dobbiamo utilizzare questi strumenti in modo che, in futuro, possano risultare come una opportunità ulteriore di sviluppo per il nostro territorio – ha concluso l’assessore Zanolla – . Questi piani dovranno aiutare il “vivere la montagna”, mettendo al centro la figura dell’uomo, in perfetta sintonia con l’ambiente che lo circonda».