
“Da parte mia c’è la totale ed immediata disponibilità ad attivare tutti quei tavoli tecnici, ed eventualmente i colleghi assessori responsabili di altre materie, per garantire il rafforzamento della sicurezza di volo degli elicotteri del 118 e di quella del personale che vi opera, medici, infermieri, piloti, uomini del soccorso alpino”. L’impegno è stato preso dall’Assessore regionale alla Sanità, Sandro Sandri, al termine di un incontro, tenutosi in Regione, e convocato per affrontare, con tutti gli attori del sistema, le prospettive future del servizio di elisoccorso 118 in Veneto, in particolare alla luce della tragedia che poche settimane fa è costata la vita a 4 uomini del 118 di Pieve di Cadore. Con Sandri, erano presenti il Segretario Regionale per la Sanità e il Sociale Giancarlo Ruscitti, i Responsabili dei 118 di Pieve di Cadore, Angelo Costola, di Treviso, Paolo Rosi, di Verona, Giovanni Cipollotti, il Direttore Sanitario dell’Ulss 1 di Belluno, Lucio Di Silvio, ed il Coordinatore del Soccorso Alpino di Belluno, Rufus Bristot. Nel corso dell’incontro è emersa la possibilità di mettere a disposizione un fondo speciale della Regione per contribuire, per quanto possibile, ai problemi che le famiglie dovessero affrontare, perché in situazione di particolare difficoltà economica, o prive di coperture assicurative. Sulla base della legge regionale (la n. 8 del 1986), la segnalazione in tal senso dovrà pervenire dal Sindaco del Comune di residenza. Di stringente urgenza anche la definizione di nuove modalità per redendere più visibili ai piloti cavi elettrici, teleferiche, impianti di risalita e quant’altro possa trovarsi sulle direttrici di volo degli elicotteri. “Con tutto il rispetto per le necessità dell’ambiente – ha detto Sandri in proposito – io penso che una vita umana sia più importante e quindi ritengo che tutto ciò che si può fare vada fatto senza indugi”. Della questione si occuperà un tavolo tecnico coordinato dalla Direzione Regionale Prevenzione. Bristot ha annunciato che il Soccorso Alpino produrrà una sua nota scritta contenente alcune proposte da porre sul tavolo. Nel corso dell’incontro, valutati anche gli aspetti assicurativi del settore e la sempre più pesante problematica degli interventi che il Suem 118 ed il Soccorso Alpino, a volte dal cielo, a volte da terra, sono costretti a compiere per richieste da parte di villeggianti ed escursionisti che non presentano alcun problema sanitario, ma semplicemente si sono persi o sono stanchi, avendo “abusato” delle loro condizioni fisiche.