“In Veneto nell’ultimo anno sono raddoppiati gli ingressi in mobilità degli immigrati, che ormai rappresentano il 48% degli espulsi dal mondo del lavoro. Di fronte a queste cifre, non ha più senso parlare di razzismo o ideologie”. Il vicegovernatore del Veneto Franco Manzato interviene sulle accuse di razzismo rivolte dalla Chiesa e da Fini alla Lega Nord. “Il presidente della camera potrà raccogliere tutte le delibere dei municipi o delle Province amministrate dal Carroccio e non troverà nemmeno un’azione contro gli stranieri o bocciata da qualche tribunale. La Lega, avendo una storia ‘popolana’ e non ‘da salotto’, non si arrocca su ideologie. Ed infatti anche l’Ue ha dovuto rigettare ogni eccezione sul decreto Maroni, dopo aver additato l’Italia, con mille polemiche, come Paese razzista. E siamo i primi in Europa ad aver organizzato un provvedimento sensato per regolarizzare colf e badanti sia dal punto di vista giuridico che lavorativo”. “Ciò per cui lavoriamo – aggiunge Manzato – è che si pensi ad una carta dei doveri, e non solo a quella dei Diritti dell’uomo. Le riforme che la Lega sta portando avanti sono soltanto a tutela degli italiani e non contro l’immigrazione, perché il tempo dell’accoglienza indiscriminata è finito: se uno straniero vuole restare in Italia, lo farà con un lavoro regolare e pagando le tasse per avere servizi uguali agli italiani. Altrimenti capiterà che discriminati saranno i nostri anziani che dopo 40 anni di lavoro si troveranno a mettersi in fila alla mensa dei poveri mentre i disoccupati immigrati ricevono un sostanzioso assegno sociale”.