Una serie di provvedimenti destinati all’accoglienza e all’integrazione di immigrati regolari nel territorio veneto sono stati approvati dalla Giunta regionale su iniziativa dell’assessore alle Politiche dei Flussi migratori, Oscar De Bona. «Si tratta dell’attuazione – spiega De Bona – delle azioni previste nell’area di intervento per la gestione e l’accoglienza dei flussi migratori legali per motivi di lavoro, per programmi formativi propedeutici all’integrazione e per iniziative in ambito scolastico». Un importante impegno finanziario infatti, ripartito tra le Conferenze dei sindaci del Veneto (nel Bellunese all’Ulss 1 €. 72.621 a all’Ulss 2 €. 55.475), è rivolto al settore dell’integrazione sociale e scolastica dei figli degli immigrati. «Considerata la crescente presenza di alunni nelle scuole del Veneto – precisa l’assessore – saranno sostenuti in via prioritaria interventi per attivare corsi di facilitazione linguistica e progetti di conoscenza delle diverse culture. Contestualmente si terranno lezioni per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti e degli operatori della scuola». Appartiene all’area “Formazione”, assegnata alle Province, il sostegno al processo di integrazione sociale e lavorativa degli immigrati adulti regolarmente presenti sul territorio attraverso programmi di insegnamento della lingua, della cultura e dell’educazione civica italiana; di informazione sulle sicurezza nei luoghi di lavoro; di formazione e aggiornamento degli operatori di servizi, mediatori linguistico-culturali, operatori di sportello e on-line. Sempre per quanto riguarda le politiche a favore degli stranieri adulti in Veneto per motivi di lavoro, la Giunta di palazzo Balbi ha affidato anche per il 2009 all’ente regionale Veneto Lavoro la realizzazione di azioni per garantire e sviluppare i servizi di informazione e di assistenza tecnica offerti dallo Sportello Rientro, per diffondere il Patto di accoglienza e altri strumenti formativi presso le associazioni degli immigrati iscritte al Registro regionale, per consolidare i tavoli tecnici con gli operatori locali dei Paesi d’origine degli stranieri per lo scambio di informazioni.