E’ stato presentato ieri mattina (mercoledì 5) a Palazzo Piloni il progetto 3 D, la piattaforma tridimensionale del territorio dolomitico che sarà in rete, con tutti i dettagli delle vie ferrate, i bivacchi, i rifugi e anche i parcheggi dove lasciare l’auto. Dopo l’introduzione del presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin, è intervenuto il presidente del Consorzio Dolomiti Virginio Piccin, Mario Manfreda in rappresentanza del Consorzio Bim Piave, Andrea Drago direttore dell’Arpav regionale e il vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato.

Primo step della strategia promozionale delle Dolomiti, dopo il riconoscimento dell’Unesco è il progetto 3D, elaborato dal Consorzio Dolomiti e dal Bim Piave con l’utilizzo dei dati Arpav di rappresentazione del territorio. Alla presentazione erano presenti anche l’assessore regionale Oscar De Bona, e il presidente della Camera di Commercio Paolo Doglioni. “3Dolomiti” è uno strumento interattivo che fonde in un unico applicativo la tecnologia cartografica e il database costruito negli anni dal Consorzio Bim, integrandoli con elementi di forte interesse turistico. “Con 3Dolomiti, disponibile da subito al portale www.belledolomiti.it e a breve anche su www.veneto.to, le montagne venete sono davvero patrimonio di tutti – ha dichiarato Manzato -. Si può vedere il territorio sia nella globalità che nei minimi dettagli, dalle cime ai rifugi, dagli alberghi agli stadi, dai percorsi cicloturistici alle fermate degli autobus. Per la sua carica innovativa lo estenderemo a tutte le province del Veneto, lo porteremo nelle fiere, lo faremo allegare alle riviste specializzate, veicolandolo nelle scuole, allegandolo come videogame o come gadget alle famiglie, naturalmente disponibile su gps. Al Consorzio Dolomiti il compito di aumentare sempre più le collaborazioni, con il Soccorso alpino ad esempio, o con Enti locali o con associazioni di categoria, ma anche con gli sportivi e i visitatori che possono trovarvi tutte le informazioni fino alla prenotazione on line dell’albergo”. “La tutela dell’Unesco può regalare alle Dolomiti, due terzi delle quali si trova in Veneto, l’opportunità di incrementare gli arrivi almeno del 30%. Questo è il momento migliore per investire sulla montagna, sulle sue piccole imprese, sul territorio. Non dobbiamo perdere tempo ed intervenire subito, visto che dalla crisi si uscirà presto e che i dati attuali del comprensorio montano si sono mantenuti finora stabili rispetto ad una situazione nazionale negativa, facendo segnare rispetto al 2008 un +0,4% negli arrivi e un -3,8% nelle presenze”. Il vicegovernatore Franco Manzato, intervenendo a Belluno alla presentazione del Progetto 3Dolomiti, ha illustrato le strategie regionali per promuovere le aree alte riconosciute dall’Unesco e per dare respiro alle piccole e medie imprese attraverso un “Fondo per le imprese alberghiere della montagna dolomitica” che ne innalzi lo standard qualitativo.
Il Piano Quadro per le Dolomiti, approvato dalla Giunta regionale ieri, muove lungo tre assi prioritari di intervento. L’Asse 1, per cui sono stati stanziati 920mila euro, avrà come capofila per i Consorzi veneti il Belle Dolomiti, ed è volto a promuovere il territorio anche a fini commerciali. Tra le iniziative previste figurano l’installazione di webcam collegate col sito www.veneto.to, il progetto del software 3D per la rappresentazione georeferenziata del territorio, il sostegno forte alla candidatura di Cortina per i mondiali di sci alpino del 2015 e di Asiago per quelli di sci nordico del 2013, un sistema di info sugli impianti, la promozione della montagna veneta nei mercati emergenti di Polonia e Ungheria, la partecipazione alla fiera “Skipass” a Modena. L’Asse 2, accompagnato da uno stanziamento di 150mila euro alla Camera di Commercio di Belluno, prevede una serie di azioni d’intervento sulle piccole imprese e sulle altre realtà economiche del territorio, affinché realizzino investimenti, acquistino dotazioni e realizzino iniziative eco turistiche nel rispetto dell’ambiente. Una parte del fondo sarà destinato alla valorizzazione dei rifugi alpini, “elementi più significativi – ha commentato Manzato – di un modo di fare turismo profondamente connessi con l’ambiente montano e con le alte cime delle Dolomiti. Il riconoscimento dell’Unesco è un onore e un’opportunità, ma richiede nuove responsabilità dei bellunesi nei confronti del loro ambiente e delle future generazioni”. L’Asse 3, per cui verrà sottoscritto un accordo di programma con la Provincia di Belluno beneficiata da un trasferimento di 300mila euro, si svilupperà entro il 30 giugno 2010 in una serie di progetti specifici di valorizzazione delle Dolomiti, di comunicazione sulle bellezze naturali locali, di informazione al turista tramite gli uffici Iat.