La giunta regionale ha ripartito i fondi assegnati al Veneto per il rimborso delle spese relative ai primi interventi urgenti per fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici gravi che avevano colpito il territorio veneto nei mesi di novembre e dicembre dell’anno scorso. «Sono grato alla collega alla Protezione civile, Elena Donazzan, – ha commentato Oscar De Bona – che fin da subito aveva compreso la situazione di grave difficoltà in cui erano venuti a trovarsi i territori bellunesi. Ed ora, grazie all’attenzione particolare rivolta alla nostra provincia, gli enti pubblici e i volontari possono vedersi rimborsate le spese sostenute per le attività disposte nelle prime fase dell’emergenza». De Bona fa presente che il fenomeno innescato dalle intense precipitazioni di novembre e dicembre avevano prodotto frane, valanghe e smottamenti di interi versanti provocando danni sia alle strade che alle infrastrutture, interrompendo, altresì l’erogazione dell’energia elettrica e i servizi delle telecomunicazioni. L’intensità ed estensione degli eventi sono stati tali da imporre il riconoscimento dello “stato di crisi”. «In particolare – ricorda l’assessore bellunese – le copiose nevicate avevano danneggiato e reso impraticabili le strade di collegamento, isolando interi paesi. Pertanto si sono resi necessari immediati interventi in emergenza quali: messa in sicurezza di centri abitati e di strade da valanghe, frane e smottamenti; operazioni di sgombero della neve sia dalla rete viaria principale sia dai tetti degli edifici; riparazioni delle linee danneggiate ripristinando l’erogazione dei principali sevizi; operazioni di soccorso ai cittadini rimasti isolati nei piccoli paesi montani o di sgombero dalla propria abitazione a seguito di cedimenti delle coperture».
Questi i rimborsi.
A favore del volontariato (a totale carico della Regione): 24.650 euro.
A favore dei Comuni: Agordo € 22.500; Alleghe 44.616; Arsiè 9.535; Auronzo di Cadore 27.329; Belluno 97.299; Borca di Cadore 9.028; Calazo di Cadore 23.805; Canale d’Agordo 54.528; Cencenighe 20.735; Chies d’Alpago 10.096; Cibiana di Cadore 29.011; Colle Santa Lucia 11.518; Comelico Superiore 40.945; Cortina d’Ampezzo 125.550; Danta di Cadore 9.248; Domegge di Cadore 31.018; Falcade 95.111; Feltre 97.606; Forno di Zoldo 68.975; Gosaldo 12.334; La Valle Agordina 6.360; Lamon 15.698; Lentiai 3.398; Limana 12.238; Livinallongo del Col di Lana 81.642; Lorenzago di Cadore 6.953; Lozzo di Cadore 10.187; Mel 19.382; Pedavena 573; Perarolo di Cadore 2.730; Pieve di Cadore 31.252; Ponte nelle Alpi 5.564; Quero 4.692; Rivamonte Agordino 9.007; Rocca Pietore 20.864; San Gregorio nelle Alpi 3.590; San Nicolò Comelico 17.704; San Pietro di Cadore 23.484; San Tomaso Agordino 15.658; San Vito di Cadore 36.815; Santa Giustina 12.258; Santo Stefano di Cadore 46.603; Sappada 46.502; Selva di Cadore 21.709; Seren del Grappa 44.149; Sovramonte 11.706; Taibon Agordino 15.679; Tambre 11.426; Vallada Agordina 12.083; Valle di Cadore 27.522; Vas 938; Vigo di Cadore 10.200; Vodo di Cadore 7.117; Voltago Agordino 5.553; Zoldo Alto 31.405; Zoppè di Cadore 2.919.