L’onorevole Carolina Lussana (Lega Nord) relatrice del ddl n.2455 dal titolo “nuove disposizioni per la tutela del diritto all’oblio su Internet in favore delle persone già sottoposte a indagini o imputate in un processo penale”vuole controllare il passato. Per controllare il futuro. Il Disegno di legge prevede la cancellazione delle pagine in internet che consentono, direttamente o indirettamente, l’identificazione della persona gia` indagata o imputata nell’ambito di un processo penale. Si dovranno quindi rimuovere le pagine web quando sono trascorsi “3 anni dalla sentenza irrevocabile di condanna per una contravvenzione; 5 anni dalla sentenza irrevocabile di condanna per un delitto, se la pena inflitta e` inferiore a 5 anni di reclusione; 10 anni dalla sentenza irrevocabile di condanna per un delitto, se la pena inflitta e` superiore a 5 anni di reclusione; 15 anni dalla sentenza irrevocabile di condanna per un delitto, se la pena inflitta e` superiore a 10 anni di reclusione; 25 anni dalla sentenza irrevocabile di condanna per un delitto, se la pena inflitta e` superiore a venti anni di reclusione”. Sarà vietato pubblicare che il signor tal dei tali è stato condannato per pedofilia e quindi, uscito di galera potrà intrufolarsi come volontario in qualche asilo estivo senza che nessuno sappia nulla. Stiamo parlando di una legge, che se verrà approvata, proteggerà i condannati, i colpevoli. Un detersivo che lava via tutti i reati e ripulisce internet da un passato scomodo. Ma i leghisti non erano quelli che dovevano difenderci da Roma ladrona? Adesso che sono a Roma difendono i ladroni?