Quasi 7.000 voti di scarto nella consultazione elettorale provinciale al primo turno (il 21 giugno c’è il ballottaggio) tra il centrodestra di Gianpaolo Bottacin (voti 54.144) e il centrosinistra di Sergio Reolon (voti 47.245) . Sottolineata una pesante astensione al voto in provincia pari circa al 40% (in linea però con il trand nazionale, se può consolare), l’affermazione della Lega nel nord Italia ha visto anche il popolo bellunese del Carroccio votare compatto per Bottacin, ma i 10.000 voti incassati in più nelle europee dal centrodestra rispetto alle provinciali induce molti a pensare che il Pdl bellunese non si sia “impegnato” oltremodo per convincere i suoi elettori a votare per il candidato della Lega alla presidenza della Provincia. “Un mese fa nessuno avrebbe scommesso su questo risultato”, è il commento soddisfatto di Bottacin, “si diceva che Reolon avrebbe vinto al primo turno ma così non è stato. C’è la voglia di cambiamento e fra 15 giorni la sfida continua”. Il candidato del centrodestra però sottolinea anche le prossime difficoltà: “Ora è più dura anche perchè il Pdl fa fatica ad andare a votare, ma la Provincia deve andare al centrodestra con persone giovani e deteminate e non al centrosinistra dei Bassolino. Politicamente io sono cresciuto con Flavio Tosi e Luca Zaia ed è a loro che faccio riferimento”. Per Sergio Reolon, attuale presidente della Provincia “quello che emerge da questa prima consultazione è l’effetto di trascinamento del voto politico nazionale e del fatto che in campagna elettorale la montagna e il territorio purtroppo sono spariti dagli organi di informazione. Il recupero che ho compito rispetto alle europee (quei 10.000 voti in più per il Pd nele provinciali, ndr) è già un buon risultato. Fra 15 giorni i bellunesi devono scegliere il loro presidente e dovranno valutare i progetti e la coerenza necessari al loro territorio, compresa la pericolosità della scarsa o assente coesione del centrodestra su temi importanti per la nostra montagna. In pratica sono divisi su tutto, dalle Dolomiti nell’Unesco fino all’inceneritore. Mentre il nostro è un progetto per questa provincia gli altri corrono per i loro partiti nazionali e per la Regione. Conto che ce la faremo e faremo bene”. Soddisfatto il candidato dell’Udc, Pierluigi De Cesero (voti 9.162) che con quasi l’8% dei voti diventa l’interlocutore privilegiato tra i due principali sfidanti. “Un ottimo risultato per noi e il Patto per Belluno di Celeste Balcon”, sostiene De Cesero, “soprattutto in considerazione del fatto che in soli 20 giorni di campagna elettorale non siamo riusciti ad arrivare dappertutto. L’8% è un risultato che avrei sottoscritto preventivamente e quindi guardiamo avanti con un nuovo progetto politico per questa provincia sostenuto dall’alleanza col Patto di Celeste Balcon”. Riguardo a un possibile apparentamento in vista del ballottaggio: “Aspettiamo, non siamo noi a dover fare il primo passo. Questo obiettivo l’abbiamo raggiunto, vediamo il prossimo”.
Quindi nessuno dei due candidati favoriti Sergio Reolon e Gianpaolo Bottacin ha superato il 50% dei voti al primo turno di sabato e domenica e quindi si va al secondo turno di voto domenica 21 giugno. Questi i dati finali forniti dalla Prefettura dallo spoglio delle schede delle 247 sezioni elettorali della Provincia. Per il centrodestra Gianpaolo Bottacin ha totalizzato il 47,16% (voti 54.144); Per il centrosinistra Sergio Reolon arriva al 41,15% (voti 47.245), Per l’Unione di centro Pierluigi De Cesero fa il 7,98% (voti 9.162), l’indipendentista Paolo Bampo 2,11% (voti 2.417), per La destra Antonia Monteleone detta Titty 0,85% (voti 978), per i verdi di Altrementi Ettore Sartori si ferma allo 0,75% (voti 866). Schede bianche 2.669; schede nulle 2.575
Appare chiaro che l’ago della bilancia è stata la lista di centro di Pierluigi De Cesero, che col suo 7,98% di voti ha impedito a entrambi i candidati di superare il 50%. Ora l’interrogativo è: con chi si schiererà De Cesero e le sue eventuali indicazioni di voto saranno rispettate da chi l’ha votato al primo turno?
Di seguito i voti e le relative percentuali totalizzati dalle liste:
1 UDC – CASINI voti 8.020 7,84%
2 DI PIETRO – ITALIA DEI VALORI voti 4.317 4,22%
3 LIGA AUTONOMISTI voti 902 0,88%
4 LEGA NORD voti 21.328 20,86%
5 PARTITO SOCIALISTA voti 3.816 3,73%
6 PD 22.575 22,08%
7 L’AUTONOMIA LA DESTRA voti 943 0,92%
8 RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI voti 3.628 3,55%
9 IL POPOLO DELLA LIBERTA’ voti 20.378 19,93%
10 ALTREMENTI voti 848 0,83%
11 LISTA REOLON voti 6.390 6,25%
12 LDP BOTTACIN voti 5.633 5,51%
13 PNE voti 1.369 1,34%
14 PAB voti 2.101 2,05%
TOTALE 102.248