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martedì, Dicembre 5, 2023
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Il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa a Belluno per sostenere la candidatura di Pierluigi De Cesero: un candidato scelto dal comitato provinciale e non calato dall’alto come Bottacin

A sostenere la candidatura di Pierluigi De Cesero alla presidenza della Provincia è arrivato a Belluno l’onorevole Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, accompagnato dall’onorevole Antonio De Poli segretario regionale Udc. A fare gli onori di casa c’era il segretario provinciale dell’Udc Marco Da Rin Zanco, il consigliere comunale del capoluogo Celeste Balcon e il sindaco uscente di Ponte nelle Alpi Fulvio De Pasqual. «De Cesero è un candidato scelto direttamente dal comitato provinciale – ha detto il segretario da Rin Zanco –  e non calato dall’alto. Un uomo politico già conosciuto dai bellunesi, che da tre anni è entrato a far parte della direzione provinciale dell’Udc. Perché siamo stufi di candidati scelti da altri – ha incalzato da Rin alludendo a Bottacin.- Nella formazione della nostra lista abbiamo puntato molto sugli amministratori locali – ha proseguito Da Rin Zanco –  De Cesero infatti è sindaco di Longarone e ve ne sono altri che hanno esperienze di governo nelle amministrazioni pubbliche. Celeste Balcon ha subito chiarito: «Non ho alcuna intenzione di passare alla maggioranza in consiglio comunale. Continuerò a fare opposizione nell’interesse dei cittadini».   Antonio De Poli ha rimarcato la connotazione di amministratore pubblico e quindi di un candidato che conosce il territorio in tutte le sue parti. Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, ha parlato delle scelte di responsabilità adottate dal suo partito a livello nazionale. Che avrebbe potuto, come hanno fatto altri, entrare nella coalizione di centrodestra  per una “politica di poltrone”. «Invece abbiamo preferito difendere la nostra politica dei valori. Siamo andati in 52 province su 63 ed abbiamo presentato le nostre liste chiedendo di scegliere candidati del territorio! Se corriamo da soli, significa che stiamo facendo una politica diversa dal Pdl, una politica per la difesa del territorio. Per poter denunciare un sistema di governo che in 15 anni non produce risultati. Non credo che questo governo riuscirà a cambiare la Costituzione né a fare la riforma annunciata della Giustizia. Con tutti i problemi di sicurezza, il governo ha tagliato 1 miliardo di euro alla Polizia. Salvo poi autorizzare le ronde. E pare che l’unica priorità fosse quella di nominare ministro la Brambilla!»

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