La giunta regionale del Veneto ha destinato 2 milioni di euro per il fondo relativo alla legge regionale 18 per le aree di confine. La proposta del piano di riparto dei 50 milioni di euro previsti nel bilancio regionale 2009 per il fondo unico per lo sviluppo è stata approvata nella seduta di lunedì 5 maggio. «Speravamo che per il fondo relativo alle aree di confine fossero destinati 3 milioni di euro – spiega Daniela Larese Filon, assessore provinciale alle politiche del lavoro – come era stato promesso in seguito alle nostre richieste, ma abbiamo avuto notizia ieri che per la legge 18 sono stati stanziati 2 milioni di euro. Almeno la situazione si è sbloccata. Ci auguriamo e chiederemo con forza che la Regione faccia tutti i passi necessari per portare velocemente la delibera al voto del Consiglio regionale». Approvata in giunta, ora la delibera sulla ripartizione del fondo unico deve passare l’esame della commissione consigliare, per poi essere votata in consiglio regionale. Sarà disponibile allora la somma necessaria ad ampliare il fondo per le aree di confine ed aiutare 50 aziende bellunesi in difficoltà, perché da tempo in attesa del rimborso di investimenti già fatti.La Provincia di Belluno già a partire dal 2006 ha sollecitato la Regione a considerare un aumento dei fondi previsti, dato il pericolo di overbooking, con molte aziende che, certe di un pronto finanziamento, avrebbero investito per innovare, trovandosi poi in difficoltà nel ripianare i debiti contratti. Nel 2008, dopo una serie di incontri e sollecitazioni la Regione ha accettato di inserire nel bilancio 2009 un aumento delle somme destinate al fondo di rotazione per le aree di confine. Fino ad oggi, però, i tempi tecnici non avevano ancora permesso di portare in giunta regionale la delibera.